GROSSETO – Il verde della nostra città è sotto attacco. Lo afferma in una nota inviata al sindaco di Grosseto l’Ordine dei dottori agronomi e forestali della Provincia di Grosseto. «Si tratta della cospicua quantità di pini domestici attaccati da parassiti del legno, principalmente insetti della famiglia Scolitidi (a cui appartengono anche i tarli dei mobili) tra i cui spicca il tristemente noto Tomicus destruens, il cosiddetto blastofago del pino. Mentre è abbastanza nota la presenza di questi parassiti in alcune aree delle pinete litoranee, dove sta provocando la morte di esemplari di pino domestico e di pino marittimo, fino ad oggi sembravano essere risparmiati i tanti alberi di pino presenti nel capoluogo. Ma per quanto tempo ancora?».
«Nell’ambito dell’attività di monitoraggio che questo Ordine professionale svolge sul territorio attraverso i propri iscritti – afferma Domenico Saraceno -, è stata raccolta e verificata la segnalazione del grave stato di salute in cui versa il doppio filare di pini che conduce all’Ex Enaoli, in località Rispescia, sede storica di Festambiente. Un esame più attento ha permesso di accertare che la causa di questo degrado è rappresentata dai numerosi attacchi da parte di coleotteri Scolitidi, con la caratteristica sintomatologia sulla chioma e sul tronco riconducibile a Tomicus destruens. Ma non è da escludere, a questo punto, anche la compresenza di altri insetti xilofagi che provocano danni simili. La sorte dei pini dei filari e della pineta che circonda l’edificio della ex scuola, fino al confine con la S.S. 1 Aurelia è, considerata l’entità dell’infestazione, senza dubbio infausta. Già alcuni esemplari lungo il viale principale e nelle pertinenze circostanti sono disseccati e molti altri mostrano chiarissimi segni di deperimento. In assenza di un piano di intervento fitosanitario volto a eradicare i parassiti in tempi strettissimi, è verosimile che nel giro di poco tempo si possa avere la diffusione dell’infestazione anche verso i grandi esemplari di pino domestico in loc. Spadino e da qui verso Grosseto».
«Inutile dire quali conseguenze potrebbe portare, nei riguardi della sicurezza dei cittadini e della qualità dell’arredo urbano, una infestazione incontrollata del blastofago del pino. Alberi di grossa taglia che vanno progressivamente incontro a morte possono diventare rapidamente instabili e cadere al suolo, oltre a creare una situazione davvero ingestibile dal punto di vista della manutenzione dell’arredo verde urbano, sia pubblico che privato. Riteniamo che debba essere immediatamente segnalata la gravità del problema, non solo all’attenzione della cittadinanza, ma anche a quei soggetti istituzionali che possono -e devono- intervenire per far sì che questa minaccia, ormai alle porte di Grosseto, non diventi una triste realtà. Infine, si coglie ancora una volta l’occasione per rimarcare lo stato di decadimento delle pinete litoraneee, situazione che sta assumendo una rilevanza sempre maggiore, specie nelle frazioni di Marina di Grosseto e Principina a Mare, e della crescente necessità di soddisfare almeno due importanti aspetti legati a questo degrado: la pubblica incolumità e la profilassi fitosanitaria. A questo Ordine professionale appare del tutto evidente la gravità della questione e la necessità che l’Amministrazione comunale prenda assolutamente provvedimenti in tal senso, mediante l’adozione di un piano straordinario per la gestione della pineta costiera, stimolando anche tutti gli Enti coinvolti nel processo di autorizzazione e gli altri proprietari (pubblici e privati) a prendere provvedimenti nelle aree non di diretta competenza del comune».