GROSSETO – “Acqua e etica: un bene comune”. Questo il tema dell’omonimo convegno organizzato da Acquedotto del Fiora che si è tenuto oggi a Grosseto, nella sala Friuli del Convento di San Francesco, e al quale hanno partecipato Alessandro Tortorella in rappresentanza della Prefettura di Grosseto, Riccardo Megale assessore del Comune di Grosseto, Emilio Landi e Piero Ferrari rispettivamente presidente e amministratore delegato di Acquedotto del Fiora, monsignor Rodolfo Cetoloni vescovo della Diocesi di Grosseto, don Enzo Capitani direttore della Caritas diocesana di Grosseto, Amanda Barazzuoli responsabile etico di Acquedotto del Fiora e Alessandra Barberini, storica e critica d’arte.
Si è trattato di un’occasione per riflettere su un tema importante e molto sentito, prendendo spunto dai principi stabiliti nel Codice Etico del gestore del servizio idrico integrato, ossia il documento di autoregolamentazione su cui Adf fonda la sua relazione con i propri stakeholder e che si fonda sui valori di integrità, legalità, etica, trasparenza, rispetto delle specificità, equità, valore della persona e responsabilità nell’utilizzo delle risorse. Il Codice – le cui disposizioni devono essere adottate da tutti coloro che agiscono nell’azienda e per conto di essa – enuncia i principi etici generali a cui devono essere ricondotte tutte le pratiche aziendali, specifica i criteri di condotta verso le diverse categorie di stakeholder e definisce i meccanismi per l’attuazione dei principi e il controllo dei comportamenti agiti dalle persone che operano nell’interesse dell’azienda.
Acquedotto del Fiora S.p.A. ha adottato il Codice Etico già nell’anno 2007 e lo ha poi rivisto ed integrato alla luce dell’entrata in vigore di nuove normative, ma anche al fine di rendere il documento maggiormente fruibile e comprensibile e “vicino” alle persone. Oggi – in considerazione del fatto che una cultura etica e responsabile si traduce in pratiche nelle quali i necessari obiettivi di efficienza economica e di giusto profitto sono integrati con la tutela ambientale e lo sviluppo sociale- il Codice Etico, pur mantenendo il suo connotato fondamentale di ribadire il rispetto delle normative e l’importanza di una condotta etica al fine di prevenire la commissione di determinati reati ai sensi del D.Lgs. 231/2001 si è trasformato in una vera e propria Carta dei Valori, con la quale il Gestore dichiara di svolgere le proprie attività anche nel rispetto dei principi di sviluppo sostenibile (come ad esempio gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile “ONU-Agenda 2030”).
“Vorrei sottolineare in maniera particolare l’importanza di questa iniziativa – afferma il presidente di Acquedotto del Fiora Emilio Landi – poiché mira a far emergere il tema del comportamento etico nell’azienda a tutti i livelli, a partire dal management. L’importanza dell’impegno sulla questione dell’etica, un impegno che coinvolge amministratori, dirigenti, dipendenti e comunque tutti coloro che operano in Acquedotto del Fiora, è tanto più di alta rilevanza poiché tra gli interlocutori del gestore vi è la cittadinanza, verso la quale abbiamo il dovere morale non solo di rispettare leggi, regolamenti e normative, ma anche di adottare una condotta etica che produca utilità e benessere anche per il contesto sociale e ambientale in cui l’azienda opera”.
Il significato di Etica racchiude tanti concetti – legalità, integrità, tutela della persona, uguaglianza, dignità, sostenibilità, correttezza, non discriminazione, riservatezza, responsabilità verso la collettività, trasparenza, completezza ed accessibilità delle informazioni – ed è su questi che nasce e cresce il Codice Etico aziendale. Il Codice Etico pone grande attenzione al tema del rispetto e della tutela della persona ed al Capitale Umano, inteso come presupposto indefettibile per la crescita e lo sviluppo etico della Società stessa. Al riguardo, la Società si impegna nel rispetto delle risorse, promuovendone la crescita professionale ed umana, garantendone l’integrità fisica e morale, operando affinché le condizioni di lavoro siano rispettose della dignità individuale e gli ambienti di lavoro siano sicuri e salubri, e garantendo il rispetto delle convinzioni e preferenze morali e personali di ciascuno.
Anche la sostenibilità e la responsabilità ambientale sono tra i principi ispiratori del Codice di Adf. Da sottolineare anche la parte relativa all’etica nelle informazioni, soprattutto per quel che riguarda la trasparenza, completezza e accessibilità delle informazioni date sulle attività e i servizi offerti.
“Il Codice Etico è uno strumento di autoregolamentazione che costituisce un pilastro fondamentale del sistema di controllo interno e della gestione dei rischi – commenta l’amministratore delegato di Acquedotto del Fiora Piero Ferrari – La sua adozione, diffusione e applicazione è uno degli obiettivi strategici del gestore, per consolidare sia esternamente che internamente l’immagine di azienda trasparente, corretta e socialmente responsabile. Vogliamo promuovere i principi della responsabilità sociale d’impresa: sviluppo economico-civile, produzione di valore e valori per i vari stakeholder e creazione di bene comune. Tutto ciò si traduce in un agire dove all’efficienza economica si accompagnano la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sociale del nostro territorio di riferimento, quindi il benessere dei cittadini e delle comunità in cui Acquedotto del Fiora è presente”.