GROSSETO – «Vietare la caccia in braccata in determinate zone è estremamente irrispettoso sia per gli agricoltori, i quali vedranno ancor più a rischio i loro raccolti e sia per gli appassionati di caccia, ai quali si negherà la possibilità di svolgere una vera e propria passione» lo afferma Fausto Bandinelli, responsabile agricoltura segreteria provinciale PD Grosseto. «Palese inoltre è il fatto che la caccia al cinghiale rappresenta un indotto economico di tutto rispetto per il nostro territorio perché richiama appassionati da tutta Italia e non solo. E’ una pratica utilizzata in particolar modo nelle nostra regione ed in poche altre causa la conformazione del territorio che ne decide la praticabilità. Finalmente, con l’elevato numero di abbattimenti da parte delle squadre e con la legge obbiettivo il numero degli ungulati è stato ridotto in buona misura».
«Ma veniamo al dunque – prosegue Bandinelli -: tutti sono a conoscenza dei danni che gli ungulati apportano al mondo agricolo e vietare la caccia in braccata porterebbe ad una nuova prolificazione in massa con ingenti danni all’agricoltura al pari degli eventi predatori. Come si può solamente pensare ad attuare una cosa del genere ,soprattutto nelle zone adiacenti alle aree protette, dove gli attacchi alle colture sono ancora di maggiore entità. Le cacciate inoltre si svolgono in zone talvolta vicine alla presenza di allevamenti e questo in parte allontana la presenza di lupi e canidi almeno nel periodo in cui vengono effettuate le battute, risolvendo seppur in parte le problematiche dei pastori. Rimango sorpreso che esponenti locali ora in quota Lega, che hanno costruito la propria fortuna elettorale sulle predazioni, fondando addirittura comitati come quello presieduto dalla vicesindaco di Magliano in Toscana Mirella Pastorelli, possano ad oggi accettare una simile decisione tirata in ballo da un Ministro con cui condividono l’azione di governo. Ennesima riprova che questo governo ormai allo sbando è diviso su tutto sia sulle questioni locali che su quelle nazionali».