GROSSETO – Promuovere e diffondere un modello di didattica laboratoriale che sta avendo ricadute molto positive sulle competenze professionali dei docenti e sul percorso di apprendimento dei ragazzi, nelle varie scuole della regione che aderiscono al progetto. È il tema del seminario che si è tenuto nei giorni scorsi presso la scuola di via Einaudi di Grosseto. Il Laboratorio del sapere scientifico (LSS) è un’azione di sistema promossa dalla Regione Toscana, con la finalità di migliorare la qualità dell’insegnamento scientifico per il successo formativo degli alunni.
La didattica innovativa adottata valorizza il ruolo attivo degli alunni nella costruzione del proprio sapere attraverso percorsi laboratoriali: a partire dall’osservazione diretta e dall’esperienza concreta, gli alunni sono stimolati, grazie a domande mirate, a verbalizzare in forma scritta e individuale quanto hanno osservato; di conseguenza formulano ipotesi che poi confrontano integrandole con quelle dei compagni: il traguardo è arrivare ad una verifica e ad una conclusione collettiva. Questa metodologia è ben lontana da un approccio al sapere di tipo libresco, i contributi teorici sono valorizzati e gli apprendimenti, anziché disperdersi in breve tempo, arricchiscono il bagaglio culturale permanente dei ragazzi.
Tra i più significativi risultati ottenuti in questi anni di sperimentazione del modello LSS il convegno ha evidenziato l’aumento della motivazione e il raggiungimento di competenze adeguate anche da parte dei ragazzi più fragili. Al seminario hanno partecipato circo 80 insegnanti provenienti dalle varie scuole della provincia di Grosseto