FOLLONICA – «Caro sindaco, Pietro Nenni diceva : “a fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro che ti epura!”. Abbiamo letto le tue dichiarazioni sulle dimissioni di Aloisi da assessore» inizia così la dura replica dei socialisti della città del Golfo dopo le dichiarazioni di Benini riguardo la mancata alleanza.
«Invece di apprezzare il gesto politico – prosegue la nota del Psi follonichese – dal momento che sia Aloisi che il Psi avevano deciso di intraprendere un percorso elettorale diverso , forse preso alla sprovvista dalla correttezza del gesto, hai cercato di gettare fango. Certo, caro sindaco, essendo un partito il nostro diverso dal tuo sia per idee che cultura come avviene sempre in politica, quando si costruisce un’alleanza ti è stato chiesto se avevi intenzione di riconfermare una squadra di governo che ti ha consentito di ricandidarti. Al riguardo abbi il coraggio di confermare quanto già tutti in città sanno bene. E cioè che al Pd confermerai i due assessori uscenti, che alla lista di sinistra darai un assessore e che, ovviamente, ne darai uno alla tua lista civica. Per quanto riguarda i il quinto assessore sappiamo già che sarà ancora assegnato al Pd dal momento che i democratici follonichesi poco si sentono rappresentati dai due sopra citati. E se vuoi ti facciamo i nomi» .
«Ma tu, invece – dicono i socialisti rivolgendosi a Benini – sei voluto entrare a gamba tesa provando a spostare il dato politico del mancato accordo(da te mai voluto) con il psi adducendo motivazioni strumentali e scorrette. Ti ricordiamo inoltre che al Psi hai dedicato, in questa fase, due fugaci incontri: nel corso del primo avevamo già trovato la quadra non sulla base di incarichi ma sulla posizione del Psi nell’ambito delle tre liste a tuo sostegno; nel corso del secondo, invece, hai fatto retromarcia rimettendo tutto in discussione circa la collocazione del Psi nelle liste (mai sugli incarichi). Il tutto è stato ovviamente rimandato ad un terzo incontro che tu hai rinviato per prendere il “caffè a Pratoranieri” senza mai più richiamare».
«Questa sindaco è la verità – attacca il Psi – e tu da buon cristiano dovresti confermare sennò commetti peccato . Quello che desideravi, caro sindaco, è che il Psi prendesse dei posti nella lista del tuo partito per avere solo i suoi voti per poi fare come ti pare nella formazione della nuova giunta (peraltro, come tutti sanno, già fatta). Quando affermi nel tuo documento che il Psi nel corso di questa legislatura non ha mai posto problemi menti sapendo di mentire. Sai benissimo che non eravamo d’accordo sul piano dei parcheggi poichè noi non volevamo affidare per trenta anni la gestione della sosta a pagamento ad un privato: I motivi li sai benissimo o vuoi che te li ricordiamo? Sulla cittadella del carnevale sai benissimo che il nostro assessore, senza spese esterne per incarichi, aveva completato con gli uffici i progetti ed era possibile fare la gara per dotare i rioni di struttura efficiente. Ma tu non hai voluto dare ad Aloisi il merito di essere riuscito dove altri avevano fallito, preferendo rinviare il problema attraverso soluzioni impraticabili. Vuoi che andiamo a fondo sulla questione?»
«Sai anche “molto ma molto bene” – dice ancora la nota del Psi – che non eravamo d’accordo sull’acquisto della farmacia a prezzi fuori mercato e senza nessun vantaggio in termini di servizi al cittadino. Vuoi che tiriamo fuori i numeri? Per quanto riguarda l’urbanistica, anziché, iniziare il percorso del nuovo strumento urbanistico (abbondantemente scaduto) hai voluto portare una variante “scollegata” con individuazioni a pelle di leopardo che non risolvono minimamente le necessità di Follonica . Come vedi, eccetto la cittadella, tutti i punti del disaccordo non riguardano minimamente il programma elettorale sottoscritto nel 2014 e da noi sempre rispettato. Rileggendolo notiamo che di quel programma è stata fatta poca cosa».
«Caro sindaco – concludono i socialisti – ci sarebbero ancora molte cose da citare ma una ancora la vogliamo dire: forse la tua posizione nei confronti del Psi non sarà mica dettata dalla volontà di tagliare con qualsiasi strumento Aloisi perché è stato troppo bravo capace e visibile nel portare avanti le sue deleghe nell’interesse della città? Doveva essere eliminato, questa è la verità»