FIRENZE – «Attività insostituibile su cui puntare anche nel futuro, incomprensibile la scelta del Governo di eliminare o ridurre gli incentivi» a dirlo una nota della Cgil Toscana, nella cui sede oggi si è tenuta una riunione sulla geotermia che ha visto una nutrita partecipazione, oltre che dei dipartimenti interessati, anche delle camere del lavoro dei tre territori geotermici, Pisa, Grosseto e Siena, e delle categorie dei chimici, del commercio e dell’edilizia Filctem, Filcams e Fillea.
«Da tutti i presenti – spiega la nota – è stato ribadito che la geotermia rappresenta un’attività insostituibile, anche perché capace di produrre il 30% del fabbisogno energetico della Regione Toscana ed il 70% della produzione da fonti rinnovabili. Il suo carattere di energia rinnovabile, ambientalmente compatibile e non nociva alla salute dei lavoratori e dei cittadini, la fa assurgere a fonte di approvigionamento su cui puntare anche nel futuro. Soprattutto alla luce degli investimenti che negli anni hanno sviluppato tecnologie sempre più sofisticate e determinanti al riguardo».
«Per questo – sottolinea la Cgil – la scelta miope da parte del governo di eliminare o ridurre gli incentivi alla coltivazione di questa ineliminabile risorsa naturale è sbagliata e incomprensibile, addirittura contraddittoria con l’obiettivo, sempre più sentito dalla popolazione, di preservare l’ambiente anche attraverso l’eliminazione di fonti energetiche inquinanti».
«Come Cgil Toscana – conclude la nota – con le categorie interessate, continueremo la nostra iniziativa per ribadire scientificamente il valore di energia rinnovabile della Geotermia, assieme ai temi della sostenibilità ambientale e sociale, uniti alla qualità del lavoro e della redistribuzione della ricchezza prodotta dalla coltivazione geotermica».