GAVORRANO – Sono terminati i lavori del traliccio delle telecomunicazioni al Parco della Finoria. Alto 42 metri, si inserisce nel progetto gavorranese della società grossetana Empire srl, avviato circa 6 anni fa e che comprende già una serie di micro-infrastrutture con l’istallazione di pali più piccoli tra Potassa, Giuncarico e Ribolla.
Il progetto si conclude quindi con l’infrastruttura finale; il tanto discusso traliccio di Gavorrano che negli ultimi mesi ha acceso gli animi dei cittadini che hanno cercato di scongiurare la sua realizzazione con tutti i mezzi a disposizione, soprattutto per il suo impatto ambientale e il timore di inquinamento da onde elettromagnetiche. Abbiamo riassunto gli avvenimenti che si sono susseguiti intorno a questa vicenda.
Nel 2014 l’amministrazione Iacomelli stila e approva il regolamento comunale delle antenne in cui vengono individuate alcune zone dove le società delle telecomunicazioni possono installare le proprie antenne. Tra questi luoghi viene stabilito anche il piazzale della Finoria. In seguito la società grossetana Empire srl farà la richiesta di concessione dell’area per installarci il proprio impianto.
Il 7 giugno 2018, con delibera di giunta, il sindaco Elisabetta Iacomelli autorizza l’assegnazione del lotto di terreno in località Finoria, con estensione di 100 metri quadri all’importo di 6mila euro annui, per l’installazione dell’impianto per le comunicazioni elettroniche alla società grossetana. La deliberà viene firmata tre giorni prima delle elezioni comunali, tra i firmatari anche l’assessore Daniele Tonini che in seguito sarà assessore della nuova giunta di Andrea Biondi mentre Elisabetta Iacomelli passerà sui banchi dell’opposizione.
Il 25 settembre 2018 la consigliera di minoranza Patrizia Scapin (Movimento Gavorrano Bene Comune) presenta un’interrogazione al sindaco di Gavorrano Andrea Biondi, in cui chiede al primo cittadino come intende procedere nei confronti dell’azienda Empire srl. La notizia dell’imminente realizzazione di un traliccio alto 42 metri accende l’opinione pubblica.
Durante il consiglio comunale del 18 ottobre 2018 il sindaco si dichiara critico sia nei confronti del piano delle antenne del 2014 sia della scelta dell’ubicazione concessa ad Empire srl, ma sottolinea anche di non poter retrocedere dagli accordi con l’azienda in quanto significherebbe per l’ente una penale di diversi migliaia d’euro e di non intendere «trascinare il Comune di Gavorrano in onerose e perdenti azioni legali» in quanto la concessione ha validità giuridica.
A novembre 2018 asce il primo comitato contro l’antenna che successivamente (a marzo 2019) racchiuderà tutti i singoli gruppi di protesta in un unico “Comitato contro i tralicci a Gavorrano” di cui i copresidenti saranno Gina Redi e Asco Da Giau.
Parte la raccolta firme tra i cittadini per scongiurare l’istallazione del traliccio.
Il 7 dicembre 2018 si svolge un sit-in di protesta al parco della Finoria, organizzata dal Movimento Gavorrano Bene Comune. Il gruppo consiliare di minoranza chiede anche le dimissioni dell’assessore Daniele Tonini, l’unico assessore che era presente anche nella legislatura precedente ad approvare l’atto che dette il via libera al traliccio.
Sempre nel mese di dicembre una rappresentanza dell’azienda Empire srl si reca in municipio con la richiesta di accesso agli atti amministrativi riguardanti i permessi precedenti delle varie antenne presenti nel territorio comunale e in particolare nella zona Monte Calvo e Finoria. Una richiesta che viene negata dall’ente in quanto, il Comune non riconosce valido il suo “interesse specifico”. A febbraio 2019sarà l’ex sindaco e attuale consigliera di minoranza Elisabetta Iacomelli a fare un accesso agli stessi atti negati all’azienda, «una manovra incomprensibile e preoccupante» come l’accesso agli atti viene definito dal consigliere comunale di minoranza Andrea Maule (lista Di Curzio).
Intorno al 22 febbraio 2019 apre il cantiere per la costruzione del traliccio al Parco della Finoria.
Il sindaco Andrea Biondi convoca un’assemblea pubblica nella biblioteca comunale per il giorno 4 marzo durante la quale i cittadini chiedono al primo cittadino di bloccare i lavori. La settimana successiva il primo cittadino incontra una nuova società specializzata nella stipula dei piani delle antenne per i Comuni e chiede un incontro con i tecnici che hanno elaborato il piano attuale e scelto le localizzazioni.
Il 22 marzo 2019 il comitato “Contro i tralicci a Gavorrano” deposita un esposto in Procura della Repubblica per bloccare il cantiere ma i lavori sono a metà dell’opera.
Il giorno successivo, il 23 marzo, un centinaio di cittadini protesta davanti al cantiere del traliccio al Parco della Finoria. La manifestazione è organizzata dal comitato che chiede un consiglio comunale aperto e minaccia il ricorso al Tar. Nell’occasione è presente anche il sindaco che fa un breve intervento in cui ribadisce la sua posizione, già spiegata in precedenza.
Il 29 marzo il comitato, in aggiunta all’esposto, deposita una diffida nei confronti del sindaco Andrea Biondi agli uffici comunali.
Nel frattempo i lavori del traliccio di 42 metri sono terminati.