GROSSETO – Mal di testa: a Grosseto le cure sono di qualità, a certificarlo è la società italiana per lo studio delle cefalee che ha recentemente accreditato l’ambulatorio per le cefalee del Misericordia.
«La Sisc – spiega la Asl in una nota – è una delle maggiori società scientifiche italiane, che da più di 40 anni ha il compito di definire gli standard di ricerca e di didattica che i centri specializzati delle vari Aziende sanitarie devono rispettare per ottenere il riconoscimento di un adeguato livello dell’offerta assistenziale. L’Ambulatorio per le Cefalee è parte integrante della Neurologia dell’ospedale Misericordia, diretta dal dottor Roberto Marconi ed è attivo dai primi anni 2000. Si occupa di diagnosi, prevenzione e cura delle cefalee o più comunemente “mal di testa”, con particolare attenzione all’emicrania, la forma di cefalea più diffusa e invalidante, e dei dolori alla testa e al volto, più o meno estesi e che interessano di solito persone adulte o anziane, derivanti dai nervi del cranio, come il trigemino».
«L’Ambulatorio – prosegue la Asl – a cui si accede tramite prenotazione al Cup con richiesta di visita per cefalea, svolge attività il mercoledì pomeriggio. I pazienti seguiti a Grosseto sono mediamente oltre 350, in prevalenza adulti, ma vengono curati anche molti adolescenti. Le persone che si rivolgono all’Ambulatorio, vengono accuratamente visitate e in base alla valutazione della loro storia clinica, possono essere sottoposte ad esami specialistici per il riconoscimento e la prevenzione dei fattori scatenanti della cefalea. Gli specialisti decidono poi la tipologia di terapia più adatta al caso».
«Il mal di testa è un disturbo assai frequente. La forma più comune è la cefalea di origine prevalentemente muscolare. Dello stesso gruppo (cefalee primitive) fanno parte l’emicrania e la cefalea a grappolo. Un secondo gruppo comprende le cefalee secondarie che insorgono come manifestazione di un’altra problematica già presente, come ad esempio può accadere in seguito a un trauma – spiega il dottor Sergio Pieri, referente clinico dell’Ambulatorio Cefalee di Grosseto – in particolare l’emicrania colpisce circa il circa 12% degli individui della popolazione generale. Sebbene possa verificarsi a tutte le età, la sua prevalenza è più bassa nei bambini e negli anziani, mentre raggiunge un picco nella fascia di età compresa fra 25 e 39 anni. A partire dal momento dello sviluppo e per tutta l’età fertile, si osserva una prevalenza nettamente più elevata nelle donne rispetto agli uomini».
«Il Global Burden of Diseases Study, lo studio integrato e approfondito dell’influenza che patologie, infortuni e fattori di rischio hanno sulla popolazione mondiale, pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet, colloca l’emicrania fra le dieci patologie neurologiche più disabilitanti e al primo posto come causa di disabilità al di sotto dei 50 anni – commenta Marconi – In molti casi, chi soffre di frequenti mal di testa può trovare difficoltà nel normale svolgimento dei compiti quotidiani, in ambito lavorativo per esempio o nello studio, ma la patologia può impattare anche le relazioni sociali, causando quindi una riduzione del benessere generale della persona».