GROSSETO – «Le prossime settimane saranno fitte di impegni, a partire da venerdì 29 marzo con la presenza del professor Paolo Cacciari che ci parlerà dei beni comuni a dieci anni dalla commissione Rodotà» inizia così la nota del Comitato per difesa dei beni comuni di Grosseto che annuncia un fitto calendario di iniziative in Maremma.
«Il 12 aprile sarà poi la volta della professoressa Marina Boscaino – prosegue il ccomitato – che fa parte del comitato tecnico-scientifico di ProteoFareSapere e coordinatrice dell’Associazione Nazionale Per la Scuola della Repubblica, e che naturalmente ci parlerà dei temi della scuola, la scuola come bene sociale attualmente sotto attacco con il concetto di autonomia differenziata. Il 16 aprile interverrà Alberto Lucarelli che insieme a Ugo Mattei (che sarà a Grosseto il 3 maggio) ha promosso la proposta di legge di iniziativa popolare il cui testo, il 18 dicembre scorso, è stato presentato da entrambi in Cassazione».
«Il Comitato popolare di difesa dei beni pubblici e comuni “Stefano Rodotà” – sottolinea la nota – lo scorso 18 dicembre ha presentato in Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare il cui obiettivo è riformare le regole in materia di beni pubblici contenute nel codice civile, recuperando il lavoro che era stato portato a termine dieci anni fa da una Commissione presieduta dal professor Stefano Rodotà. Si tratta di una occasione importante per introdurre nell’ordinamento italiano norme capaci di offrire una forte protezione giuridica a beni essenziali per lo sviluppo della persona umana».
«Il comitato provinciale beni comuni Stefano Rodotà – ricorda la nota – sta cercando la propria visibilità attraverso i banchetti per la raccolta firme (tutti i martedì e tutti i venerdì) che sono partiti in marzo e che saranno attivi anche nei mesi di aprile e maggio. Ma lo ha fatto e lo sta facendo anche attraverso l’organizzazione di conferenze; sono già intervenuti nella nostra città Tommaso Fattori, consigliere regionale di Sì Toscana a Sinistra parlando di beni comuni in materia di ambiente (con la proposta di legge regionale sulla ripubblicizzazione dei servizi idrici e su quella in difesa degli arenili) ed il prof. Geminello Preterossi, docente di filosofia del diritto presso l’università di Salerno e che di Rodotà è stato uno dei “discepoli” il quale ha analizzato il principio dei beni comuni».
«Ricordiamo infine che in tutti i comuni della provincia – conclude la nota – è possibile andare a firmare presso le segreterie, così come del resto si può fare a Grosseto (oltre ai banchetti). Nel farlo rivolgiamo un appello alla cittadinanza: la raccolta firme ha anche la funzione di ricostruire e rafforzare i legami che tengono insieme le comunità, producendo senso di appartenenza, educando al senso civico, facilitando l’integrazione e la condivisione. Ci auguriamo che si vinca il disincanto e la diffidenza e che ci si avvicini alla politica vera, quella dei beni comuni da salvaguardare soprattutto per le future generazioni».