ARCIDOSSO – Per la prima volta, nella nostra provincia, è stato emesso un Daspo urbano. È stato il questore di Grosseto a disporlo, nei confronti di un giovane straniero accusato di spaccio.
Il giovane, 20 anni, di origine tunisina, è stato condannato per essere stato sorpreso a spacciare vicino a parchi e scuole frequentati da minorenni, zone di ritrovo abituale di molti cittadini. Il tunisino, regolare in Italia, aveva a proprio carico numerosi precedenti penali, ed è responsabile del reato di detenzione e cessione illecita di sostanza stupefacente.
Lo straniero era stato denunciato dai Carabinieri della tenenza di Arcidosso, e dopo la condanna, è stato segnalato alla Questura per l’inflizione del Daspo urbano, in quanto l’attività di spaccio era avvenuta in prossimità di parchi ed istituti scolastici frequentati da minorenni.
Con tale provvedimento il Questore ha disposto ed ordinato al cittadino tunisino il divieto, per un anno a far data della notifica, di allontanarsi dal comune di Arcidosso e di accedere ai parchi pubblici e alle strutture scolastiche ubicate in quel Comune, nonché l’obbligo di restare nella propria abitazione nelle ore serali e notturne e di presentarsi tutti i giorni al comando dei Carabinieri di Arcidosso nelle ore di entrata ed uscita degli studenti dai vari istituti scolastici.
Il provvedimento è motivato dal fatto che le reiterate condotte dell’uomo ed i suoi precedenti costituiscono indubbio pericolo e minaccia per la sicurezza pubblica e sono idonei a favorire l’insorgere di fenomeni criminosi o di illegalità.
Il Daspo Urbano è il divieto per un soggetto che è stato condannato per determinati reati, di frequentare alcuni luoghi cittadini. Questo provvedimento è stato introdotto circa due anni fa dal decreto sicurezza emanato nel 2017 dall’allora Ministro dell’Interno Minniti.