MONTE ARGENTARIO – Rischia una maxi sanzione di 9 mila euro l’imprenditore edile incaricato della ristrutturazione di una villa lungo la fascia costiera dell’Argentario. All’interno i finanzieri della Sezione operativa navale di Porto Santo Stefano, hanno infatti trovato, durante un controllo, due operai stranieri che non avevano alcun documento per poter essere impiegati in regola.
I due operai, di nazionalità romena e tunisina, erano intenti a svolgere la propria attività lavorativa, privi di qualsiasi tipo di contratto, e di qualunque documento sia sotto il profilo contributivo che assicurativo, circostanza quest’ultima che, oltre a costituire illecito amministrativo, non assicura ai lavoratori alcuna forma di tutela ed assistenza, anche in caso di infortunio.
Il datore di lavoro, un imprenditore edile, è stato pertanto segnalato all’Ispettorato territoriale del lavoro, con l’obbligo di regolarizzare i lavoratori per il periodo di lavoro prestato “in nero” e nei suoi confronti è stata comminata la cosiddetta “maxi sanzione”, che può arrivare fino ad un massimo di 9 mila euro per ciascun lavoratore, e, in attuazione della legge sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, è stata proposta la sospensione dell’attività imprenditoriale del cantiere.