CASTEL DEL PIANO – «In un clima decadente, senza pubblico, senza stampa, senza polizia municipale, in una sala affrescata da evidenti macchie verdi di umidità, si è celebrato uno degli ultimi Consigli comunali di questa legislatura» così il comitato elettorale della lista civica “Per un comune di tutti” commenta il consiglio comunale del 15 marzo.
«Come da noi ampiamente previsto si è deliberato un aumento della tassa sulla raccolta dei solidi urbani del 7% per il 2019. Ma quello che ha colpito di più è stata l’improvvisazione politica ed il dilettantismo amministrativo della Giunta che si è evidenziato nella discussione, tanto da far pensare che l’amministrazione non è stata capace nei cinque anni di affrontare questo problema nella maniera dovuta e che ancora brancola nel buio».
«Con la presentazione di una donna a candidato sindaco il PD spera di pescare un jolly nel mazzo. Un mazzo fatto di dieci anni in cui una cattiva amministrazione ha portato Castel del Piano da “facile primum” ai gradini più bassi nella graduatoria dei comuni amiatini. Dalle prime dichiarazioni della signora Longo vediamo un futuro che non parla di una discontinuità amministrativa con il passato, e non fa cenno al decadimento sociale (immigrazione incontrollata) economico (chiusura esercizi commerciali e crisi dell’edilizia), ambientale (taglio indiscriminato del bosco), istituzionale (fallimento unione dei Comuni) in cui è caduto il nostro paese».