MAGLIANO IN TOSCANA – «Mentre nel resto d’Italia si gioisce per l’inclusione dei muretti a secco tra i manufatti di valore architettonico e monumentale a Magliano in Toscana li si sostituisce con muri di cemento armato» la protesta viene dall’architetto Sandro Ranellucci.
«E’ molto triste che i muri a secco con inclinazione a scarpa in questo nobile e bellissimo comune vadano lasciando il posto ad innumerevoli “schifezze” in cemento armato, peggio ancora rivestito con piastrelle di similpietra. Le pietre risultano finte nella loro funzione statica. La loro fisionomia è resa ancora più terribile dagli spigoli perfettamente perpendicolari, come in un plastico».
«Si veda quanto è stato fatto nella nuova farmacia, anch’essa in cemento armato, incartata da uno straterello superficiale di pietra sopprimendo il precedente andamento a scarpa, di cui rimane traccia a terra nella sagoma perimetrale sul marciapiede. Quei manufatti sono orrendi e oltretutto più fragili. Questa modalità di rovinare i nostri borghi mi pare insopportabile. In un territorio nel quale tanti sono i casali che si fregiano per abbellimento all’ingresso del viale una grossa pietra».