CAPALBIO – È stata consegnata dal Sindaco Luigi Bellumori, questa mattina a nella Sala Consiliare del Municipio, la cittadinanza onoraria del Comune di Capalbio al professor Alberto Asor Rosa.
La prestigiosa onorificenza giunge a seguito della proposta presentata nell’ottobre della scorso anno da Adalberto Sabbatini – uno dei quattro fondatori dello stabilimento balneare Ultima Spiaggia – e dall’Associazione “Il piacere di leggere” presieduta da Andrea Zagami, con l’intento di riconoscere l’amore e l’impegno dello scrittore e critico letterario Alberto Asor Rosa per la Maremma e per Capalbio. Alla base dell’iniziativa, come si legge nella motivazione dell’onorificenza, il ruolo svolto dal Prof. Asor Rosa che “con costanza e tenacia ha contribuito a mantenere la Maremma e Capalbio territori intatti, dove rimane alto il valore della natura e dell’armonia dei luoghi”.
“L’onorificenza che il Comune di Capalbio ha deciso di conferirmi, sotto forma di Cittadinanza Onoraria, mi riempie di orgoglio e mi commuove – ha commentato il Asor Rosa – La mia scoperta di Capalbio, e la mia residenza qui, proprio dentro le mura dell’antica città, risalgono a più di quarant’anni fa. Conosco a menadito le distese dei boschi, dei prati e delle dune, che arrivano fino al mare; conosco vie e viuzze dell’entroterra; e conosco capalbiesi dei due sessi, di ogni genere e mestiere, con i quali intrattengo rapporti di profonda amicizia, molti dei quali, quando io sono arrivato qui erano bambini o appena adolescenti. Sono grato al Comune e al suo Sindaco, Luigi Bellumori,e a tutti quelli che hanno promosso questa iniziativa. Nei molti anni venturi (spero!) mi sentirò qui a casa più di prima”.
“A 6 mesi dall’avvio della procedura, con il deposito al protocollo del Comune di Capalbio della proposta di riconoscimento della cittadinanza onoraria al Prof. Alberto Asor Rosa, e dopo l’espletamento di tutte le procedure e dell’intenso dibattito che ne è seguito, sono felice di poter consegnare questa importante e meritata onorificenza al nostro concittadino, assegnata dal Consiglio Comunale a seguito della consultazione prevista dal regolamento vigente – ha commentato il sindaco di Capalbio Luigi Bellumori – Continua pertanto il percorso per valorizzare l’impegno, il talento e le personalità eccellenti che abitano nel nostro territorio. Questa onorificenza segue infatti quella consegnata lo scorso Natale alla dottoressa Sheila Russo, ingegnere robotico impegnata nel campo della ricerca e della didattica, ed anticipa quella a Nicola Caracciolo, Presidente onorario dell’associazione ‘Italia Nostra’, per i suoi meriti in campo ambientale”.
È stato Bruno Manfellotto, ex direttore de l’Espresso e de Il Tirreno, uno dei fondatori dell’Associazione “Il piacere di leggere”, a ricordare come Alberto Asor Rosa meriti la cittadinanza onoraria di Capalbio. Per il suo lavoro di intellettuale critico, e per il suo impegno e la sua testimonianza di cittadino in difesa dell’ambiente – in special modo a Capalbio – come difesa dell’identità e della cultura italiana. Manfellotto, che è anche un capalbiese di adozione, ha infine sottolineato come l’onore non sia né di destra né di sinistra e non si mette ai voti: si rende e basta.
Tra gli altri, hanno partecipato alla cerimonia Guido Fabiani, Maria Casali Passarelli, Franco Marcoaldi, Nadia Fusini, Alberto Abruzzese, Palmiro Nardi, Adalberto Sabbatini, Riccardo Manfredi, Marcello Cima, Valerio Burroni, Maria Concetta Monaci, Andrea Zagami.
Alberto Asor Rosa è una delle voci più autorevoli della cultura italiana. Ha insegnato Letteratura Italiana all’Università La Sapienza di Roma, di cui attualmente è professore emerito. Dal 1979 al 1983 è stato deputato per il Partito Comunista Italiano. Scrittore e critico letterario, fondatore della “Storia della letteratura” in 11 volumi per Einaudi, per lo stesso editore ha pubblicato tra gli altri “Scrittori e popolo,” “Genus italicum”, “Stile Calvino”, e “Racconti dell’errore”. Nel 2006 ha pubblicato “Il grande silenzio. Intervista sugli intellettuali” per Laterza. Dal 2006 guida in Toscana un coordinamento ambientalista, molto attivo nella difesa del territorio e del paesaggio. Dice: “Il meglio e il peggio della vita vengono sempre da dentro, chi vi racconta il contrario non sa di che parla”. Nel 2017 ha pubblicato la sua quarta opera di narrativa“Amori sospesi” edita da Einaudi e presentata a Piazza Magenta nel corso di Capalbio Libri. Lo scorso 19 febbraio è uscito per Einaudi il suo ultimo libro “Machiavelli e l’Italia. Resoconto di una disfatta”.