GROSSETO – Rifondazione comunista di Grosseto e Anpi, sezione Elvio Palazzoli, aderiscono alla giornata mondiale del Friday For Future, il movimento mondiale per il clima lanciato dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg , per cui è stata organizzata una manifestazione anche a Grosseto, il 15 marzo alle 9 davanti, al cancello della Cittadella.
«L’Anpi sezione “Elvio Palazzoli” di Grosseto – spiegano in una nota i partigiani di Maremma – aderisce con entusiasmo allo Sciopero Mondiale per il Futuro in difesa del clima, indetto anche nella nostra città in base all’appello della giovane Greta Thunberg, ideato dagli studenti, ma condiviso dagli insegnanti, dalle famiglie e dai lavoratori di tutte le categorie. L’Anpi, come sosterrà anche nei prossimi Stati Generali dell’Antifascismo Maremmano del 30 marzo prossimo, ritiene fondamentale la difesa degli equilibri ecologici del nostro pianeta contro il riscaldamento globale per la riduzione dell’emissione dei gas serra, contro l’inquinamento per la gestione sostenibile del circuito dei rifiuti e degli impianti produttivi. Come vuole la nostra Costituzione, nata dalla lotta di liberazione dei partigiani contro la dittatura fascista, di cui la nostra Associazione è l’erede riconosciuto, occorre coniugare il diritto al lavoro con il diritto alla salute e con la difesa dell’ambiente».
«Sosteniamo il movimento degli studenti – aggiunge l’Anpi – che chiama a raccolta tutte le cittadine e i cittadini uniti per il clima. Pensiamo che – come tutti i movimenti di massa – il movimento degli studenti, fin dalle sue origini storiche prossime nel 1968, abbia un’unica discriminate, quella dell’antifascismo, così come è sancita dalla Carta Costituzione della Repubblica Italiana. Invitiamo tutti i compagni e le compagne, iscritti all’Anpi, a partecipare alla manifestazione, trovandosi al cancello della cittadella dello studente alle 9 di venerdì mattina 15 marzo, portando su cartelli di cartoncino riciclabile (nel rispetto delle indicazioni degli organizzatori della manifestazione) le posizioni contenute in questo comunicato, votate all’unanimità dall’ultima assemblea di sezione e qui divulgate dal nostro direttivo».
«Lo “sciopero internazionale per il clima” di venerdì 15 marzo – dice Rifondazione Comunista di Grosseto – vuole richiamare l’attenzione di tutti, ma soprattutto di chi ha le leve del potere, a riflettere sull’unica possibilità di salvezza dell’insieme degli organismi viventi. Se le soluzioni all’interno del sistema sono così impossibili, forse dovremo cambiare il sistema stesso. L’appello di Greta non ha trovato risposte dai governanti, per ora e forse anche in seguito, ma ha coagulato tutti i movimenti che da tempo lottano su singoli temi ambientali, richiamandosi tutti agli scienziati che da anni ripetono che ci stiamo avvicinando pericolosamente al punto di non ritorno. Ogni lotta locale di resistenza alle opere distruttrici di elementi naturali che inquinano terra, acqua, aria e cibo, che mettono a forte rischio la salute degli abitanti, rimanda ad una critica al modello produttivo del capitalismo, che incartato su sé stesso, continua in questo sfruttamento inconcepibile di elementi naturali, verso la distruzione della terra e del genere umano. C’è incompatibilità tra capitalismo e vita».
Per questo è indispensabile e improcrastinabile la costruzione di un’opposizione politica considerando che i governi degli ultimi decenni, unanimi nel favorire le grandi multinazionali, le lobby del cemento e dei rifiuti, sono tra i responsabili cui andare a chiedere conto dei danni fatti e delle promesse tradite.
Il cambiamento avverrà quando le “grandi” opere saranno quelle della manutenzione di fiumi e torrenti, di boschi e aree verdi, dello sviluppo incentivato di energie rinnovabili diffuse e di incentivi per il miglioramento termico degli edifici, dello sviluppo delle linee ferroviarie dei pendolari e delle strade, e di altre questioni che conosciamo. Queste “grandi” opere dovranno essere gestite in maniera democratica dalle comunità locali, ricche di conoscenza e con la visione di un mondo più giusto.
Un’altra tappa di questo cammino sarà la manifestazione nazionale del 23 marzo a Roma dove saranno presenti movimenti di opposizione alle grandi opere inutili, agli inceneritori e allo sfruttamento selvaggio del sottosuolo (idrocarburi, gas e geotermia), per la costruzione di strumenti di lotta comuni, da parte di movimenti, delle forze politiche da sempre schierate su questi temi, da piccole comunità di resistenza e di buone pratiche. Fanno parte di questa lotta le questioni della produzione di cibo, sempre più lontana dal consumo e con il cibo troppo spesso contaminato da sostanze chimiche varie, della salute gratuita e funzionante per tutti, la scuola che deve educare i giovani ai principi della Costituzione, al lavoro che dovrà essere sinonimo di dignità e non di subalternità compressa fino al disumano. Per tutti questi motivi facciamo appello alle persone sensibili e convinte di questo cammino, a partecipare e a far sentire la propria voce insieme ad un coro sempre più vasto.