FOLLONICA – «Ci sono temi che riemergono durante le campagne elettorali ed altri che vengono addirittura rimossi, come se non fossero mai esistiti. Uno di questi è la Colonia Marina» a parlare sono i consiglieri comunali Francesco Aquino e Francesco De Luca in una nota.
«Da 20 anni almeno – spiegano – tutte le campagne elettorali mettono al centro il destino di questa importante struttura. Riscontriamo che anche a questo giro nel piano delle alienazioni, in approvazione al prossimo consiglio comunale, non si trova alcun riferimento alla Colonia. Noi, con la campagna delle primarie 2014, l’avevamo, invece, posta al centro del nostro programma, visto che già allora stava cadendo a pezzi, nel silenzio generale, obbligando il comune (leggi i cittadini) a costosi lavori di manutenzione della struttura. Il programma dell’attuale amministrazione 2014-2019 prevedeva di creare nella struttura una “Casa delle accoglienze”, da dare presumibilmente in gestione alle cooperative sociali: ci risulta che neanche questo sia stato fatto».
«In realtà – chiariscono – l’unica operazione fatta in questa amministrazione, negli ultimi cinque anni, è stata quella di trovare un’altra sede quelle associazioni di volontariato che storicamente operavano lì dentro, visto che l’immobile è sprovvisto dell’agibilità. Noi vogliamo invece realizzarci un hotel, con sala congressi, in modo da destagionalizzare davvero i flussi turistici in città e far incamerare al Comune i proventi della vendita/concessione. Con tali entrate potremmo anche investire nel sociale, creando un polo moderno e certamente staticamente più sicuro. E non si tratta di utopia, visto che negli anni molti imprenditori importanti hanno avanzato all’amministrazione richieste per partecipare ad un eventuale bando».
«Non capiamo davvero – concludono i due consiglieri comunali – perché si debba bloccare un investimento che può generare più di 100 posti di lavoro nel territorio e creare occupazione stabile. Basta vedere gli importanti dati occupazionali del nuovo hotel alla ex Colonia Cariplo. Sembra quasi che all’amministrazione non interessi il futuro dei nostri giovani, che anno dopo anno stanno lasciando questo territorio senza più farvi ritorno. Restiamo comunque aperti al dibattito e alla discussione, ma facciamo in fretta perché si sono già persi 20 anni di sviluppo occupazionale: parafrasando Tito Livio, mentre a Follonica si discute e si resta immobili, la Colonia crolla a pezzi (e i nostri giovani scappano)».