GROSSETO – «Una cosa è certa: mai mi sarei immaginato di dover esprimere solidarietà nei confronti di una donna, una consigliera, una cittadina offesa a mezzo Facebook da un sindaco» afferma il segretario del Pd Gesuè Ariganello che interviene sul commento del sindaco al post di Catuscia Scoccati. «Ma in questo strano presente in cui gli amministratori passano più tempo sui social che dietro le scrivanie a lavorare nell’interesse della comunità accade anche che il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, decida di commentare un post della consigliera di minoranza Catiuscia Scoccati con parole che definire offensive è addirittura riduttivo».
«Sia chiaro, in questo contesto non ho alcun genere di intenzione di ripetere quanto scritto da Vivarelli Colonna. Dare ulteriore visibilità a quelle parole non farebbe altro che alimentare una situazione sconcertante e inaccettabile. Con questa mia lettera, al contrario, oltre ad esprimere a nome di tutto il Partito Democratico della provincia di Grosseto solidarietà alla consigliera Scoccati, mi sento in dovere di dire alla comunità grossetana che questa non è la politica e che nella nostra città, nella nostra provincia e nel Paese ci sono moltissimi politici validi, pronti a dialogare con il prossimo, anche quando il prossimo la pensa in maniera diversa».
«A quella comunità, dunque, chiedo il sacrificio di continuare a credere nella politica nonostante le parole di Vivarelli Colonna. Ma a quella comunità chiedo anche di indignarsi e di farlo con convinzione. Quelle parole non devono passare inosservate, sotto silenzio. Al contrario, devono essere stigmatizzate con forza e decisione. Per Catiuscia e per tutti noi. Vivarelli Colonna chieda scusa a Catiuscia e a tutta la comunità che dovrebbe rappresentare e inizi ad occuparsi della cosa pubblica, mettendo da parte questi mezzucci inutili, deleteri e pericolosi – conclude Ariganello -. Una volta per tutte».