MONTE ARGENTARIO – «Leggo esterrefatta sul vostro giornale la risposta di Sei Toscana all’articolo in cui si fa presente che da quattro mesi siamo in attesa che vengano a ritirare il sacco 169925. Mi chiedo se chi ha risposto abbia, oltre che la comprensione piena del senso delle parole, la capacità di capire la responsabilità che si assume affermando falsità facilmente sbugiardabili» afferma Gabriella Signore, una nostra lettrice che un paio di giorni fa aveva segnalato il grave disservizio di Sei Toscana, che da mesi non ritira un sacco di rifiuti per cui era stato chiesto il ritiro a domicilio, a Monte Argentario.
«Sei Toscana afferma, senza alcuna vergogna “Non è stato possibile effettuare il ritiro in quanto l’utente, più volte contattato al telefono dagli operatori del Gestore per concordare insieme il giorno di presa in carico del materiale, non ha mai risposto alle chiamate”. Il fatto è che nessuno ha mai chiamato il mio numero (recapito che viene stabilito al momento della prenotazione). Sei Toscana che con tanta faciloneria dice di aver chiamato addirittura numerose volte, deve essere in grado di specificare in quali giorni e in quali ore sarebbero state effettuate le fantomatiche chiamate. ricordando che le chiamate sono tutte tracciabili, soprattutto quelle di enti di servizio pubblico e che in caso Sei Toscana non fosse capace di dimostrare quanto affermato o non faccia rettifica pubblica scatterà la querela».
«Con la stessa integrità intellettuale e con lo stesso goffo talento creativo la nota prosegue dicendo che sono passati davanti al portone cercando di intravedere se avessi lasciato fuori il sacco. Non lo sanno a Sei Toscana che per legge è vietato e sanzionato con ammende che si aggirano sui 600 euro lasciare sacchi di rifiuti per strada davanti ai portoni? Per di più quel sacco era identificato dal numero di protocollo e può essere messo sulla via solo qualche ora prima del ritiro concordato?» chiede.
«Inoltre la zelante Sei Toscana, dopo aver incassato i nostri tributi, ci invita spudoratamente a conferire con i nostri mezzi i rifiuti nel punto di raccolta del Campone, che sta aperto per il tempo minimo sindacale e chiude a mezzogiorno, senza mai avere una finestra pomeridiana. personalmente la mattina smonto dal lavoro alle 13 e oltretutto mi è impossibile portare ingombranti al Campone, anche perché sono invalida e fisicamente non sono in grado di farlo. La risposta di Sei Toscana, è intrisa di maldestri quanto incredibili tentativi di giustificazione peraltro, dato che ad oggi nessuno si è fatto vivo con me per il ritiro del rifiuto, rimane incomprensibile il significato delle scuse fatte attraverso il vostro giornale».