TALAMONE – Giovedì 7 marzo, il Circolo di Festambiente, in collaborazione con il Parco della Maremma, ha organizzato il secondo workshop nell’ambito del Progetto Pelagos Plastic Free all’Acquario di Talamone, dove il personale dell’Acquario e del Centro di Recupero delle Tartarughe Marine si è occupato della formazione di insegnanti ed educatori ambientali, in modo tale da favorire la sensibilizzazione di studenti e cittadini alla tutela del mare, dalla plastica.
L’evento ha richiamato un grande afflusso di partecipanti fortemente motivati a divulgare le buone pratiche ed i giusti comportamenti da assumere per evitare il dilagare della plastica nei mari, in un momento in cui questo problema è sempre maggiore.
Il primo incontro del Progetto Pelagos Plastic Free si era tenuto al Centro nazionale per lo sviluppo sostenibile – “Il Girasole” di Legambiente, mentre, il secondo, al Centro Tartanet ed all’Acquario di Talamone, proprio perché questi luoghi rappresentano, in piccola scala, l’ecosistema dei nostri mari che costantemente viene messo a dura prova dalle ingenti quantità di plastica.
La conoscenza del Santuario Pelagos e la consapevolezza delle ricadute positive sull’ambiente e sul mare di comportamenti responsabili sono fondamentali e le attività didattiche che hanno fatto parte dei due workshop hanno avuto proprio questo come obiettivo.
Alla fine del corso, riconosciuto dal MIUR, i partecipanti, hanno ricevuto oltre al materiale didattico, anche l’attestato di frequenza.
“Ospitiamo volentieri queste giornate di formazione – afferma Lucia Venturi, Presidente del Parco della Maremma- perché siamo certi che questo sia il giusto modo di sviluppare maggiore consapevolezza e rispetto nei confronti del mare, favorendo la diminuzione dell’uso della plastica nella vita di tutti i giorni. La tutela dell’ambiente -continua Lucia Venturi- , infatti, è un fattore essenziale per conservare l’habitat marino, quotidianamente minacciato dall’attività umana.”
Durante la giornata del 7 marzo, gli insegnati e gli educatori ambientali, hanno potuto visitare l’Acquario di Talamone ed il Centro Tartanet, dove gli operatori del centro si occupano costantemente di curare e nutrire le tartarughe Caretta caretta in difficoltà.
“Legambiente – ha dichiarato Angelo Gentili della segreteria di Legambiente – è da sempre impegnata nella salvaguardia dei mari ed è consapevole del fatto che solo attraverso percorsi di coinvolgimento si ha davvero la possibilità di costruire una coscienza collettiva. In questo caso specifico, la partecipazione di insegnanti ed educatori ambientali ha rappresentato un tassello ulteriore per portare nelle nostre comunità il seme di un futuro veramente sostenibile.”