GROSSETO – Solo rinvii, nessun numero credibile da parte dell’Azienda sanitaria sulle nuove assunzioni, mentre il personale infermieristico è in sofferenza in tutti i reparti sul territorio: l’incontro programmato per l’11 marzo per noi rappresenta l’ultima chiamata prima dello stato di agitazione”. E’ il commento di Claudio Cullurà, responsabile territoriale Nursind, sindacato autonomo degli infermieri, in seguito all’ultima riunione con la dirigenza dell’Asl Toscana Sud Est.
“Da settimane chiediamo all’Azienda di vedere un piano credibile per sostenere i servizi – dichiara Cullurà – a fronte di una forte criticità degli organici. Invece ci siamo trovati di fronte a un’Azienda impreparata a dare risposte: manca una chiara programmazione, non c’è un piano per sopperire alle lunghe assenze come gravidanze e infortuni. Sostituire chi va in pensione dovrebbe essere un atto dovuto, che invece risulta tutt’altro che scontato nel quadro reale”.
“La mancanza di programmazione – prosegue il responsabile Nursind – fa sì che non siamo neanche in grado di capire l’allocazione del personale in entrata, che l’Azienda ha quantificato in 63 assunzioni tra infermieri (40 unità) e personale ospedaliero socio sanitario (23), senza saperci indicare con quale criterio sia emerso questo numero e quali carenze saranno coperte in questo modo”.
“Di fronte a domanda diretta sui criteri per la costruzione delle dotazioni organiche, infatti, l’Azienda non ci ha fornito risposta: nessuno è stato in grado di dirci come sia stato calcolato il fabbisogno di personale nell’Asl Toscana Sud Est. Anche l’attivazione di una graduatoria di mobilità extra aziendale risulta ancora in alto mare”, sottolinea Cullurà.
“Seppur registriamo un’apertura da parte dell’Azienda sanitaria, che si è impegnata ad aprire un confronto sull’analisi dei dati relativi a fabbisogno del personale, ferie non godute, andamento del ricorso agli straordinari e tasso di sostituzione delle lunghe assenze – conclude Cullurà – non siamo disposti a tollerare un ulteriore rinvio: il prossimo 11 marzo per noi è l’ultimo appello. Ci auguriamo che venga raccolto dal nuovo Direttore generale in procinto di insediarsi al vertice dell’Asl Sud Est”.