GROSSETO – «Il signor Ulmi non mi conosce, oppure un suo immenso desiderio di protagonismo politico gli offusca i pensieri. E allora, per diradare la nebbia in cui vuol cacciare i cittadini attraverso le sue parole, è bene fare chiarezza» a dirlo Giacomo Termine.
«Io sono un pubblico dipendente – spiega Termine – ho vinto un concorso. La mobilità tra enti è un istituto regolare che segue procedure trasparenti. Appena ne ho potuto usufruire ho fatto da tempo domanda a diversi enti che hanno emesso i relativi bandi. Fin qui le procedure che sono uguali per tutti compresi i familiari di assessori alla sanità del centrodestra. Ulmi mi accusa di un comportamento non etico. I fatti lo smentiscono. Ho vinto un concorso pubblico poi ho scelto di andare al Comune di Piombino e mi sono già trasferito proprio per evitare che i due piani, quello professionale e quello istituzionale si intersecassero rispetto ai miei ruoli politici in provincia di Grosseto e non solo per la sanità».
«L’obiettivo di Ulmi – attacca il sindaco di Monterotondo – prescinde dalla qualità del mio impegno e lavoro come presidente della conferenza dei sindaci della ASL Sud Est, nella sua denuncia non c’è nessuna valutazione di merito, solo uno sgomitare “partitico” per indebolire l’avversario e conquistare posti per se stesso e per i suoi. Potere, lo ispira solo desiderio di potere e non il bene della comunità. Spero che questa sua etica non la applichi anche nella professione».
«Per quanto mi riguarda – conclude Termine – continuerò a svolgere il mio ruolo istituzionale impegnandomi ancora di più per garantire per conto di tutti i sindaci servizi e investimenti per la nostra sanità dalla parte dei cittadini: a breve, apertura del nuovo ospedale di Grosseto, investimenti negli ospedali periferici in corso, attenzione al potenziamento del personale e riduzione dei tempi di attesa. La mia esperienza mi ha confermato un detto di saggezza dei nostri anziani: “Male non fare, paura non avere”.A Ulmi: Saluti da Piombino».