FOLLONICA – La costituzione di parte civile al processo contro Papa è, per il Comune di Follonica, “un atto dovuto”. Commenta così Andrea Benini, sindaco della città del Golfo, la decisione deliberata questa mattina dalla Giunta. “Vogliamo essere vicini non solo idealmente, ma anche formalmente, alla famiglia di Salvatore, ucciso quel tragico giorno di aprile, e a Massimiliano e Paola, che stanno lottando con tutte le loro forze, insieme alle loro famiglie, per tornare a vivere nella loro città. E poi vogliamo affermare la volontà dell’Amministrazione di stare da una parte ben precisa, la parte delle persone che faticano ogni giorno nell’onestà e nella legalità. Rifiutiamo, con forza ogni forma di illegalità e criminalità: non vogliamo chiudere gli occhi di fronte a dinamiche di tipo mafioso e camorristico che sono radicate anche nei nostri territori, lo abbiamo detto insieme, con tutta la città, nella grande manifestazione dopo la sparatoria di aprile, e il nostro impegno non si ferma”.
“È un impegno – prosegue il sindaco – fatto di tanti piccoli passi, di tutta una comunità che si mette in movimento, dalle scuole, alle associazioni, alle istituzioni, tutte, Amministrazione comunale e forze dell’ordine. È un impegno, quello contro l’illegalità e le mafie che ci vede impegnati da tempo, come dimostra la nostra adesione ad Avviso pubblico, l’associazione di enti che promuove la cultura della legalità. Questa non è una battaglia solo di qualcuno, ma una battaglia di tutti, per continuare a vivere la nostra città come sicura, onesta, impegnata”.
Il Comune ha voluto costituirsi parte civile nel processo penale per tutelare il proprio nome e quello di tutta la comunità. “Ma vogliamo che sia chiaro – conclude il sindaco – che questa azione non è solo per mantenere limpida l’immagine di Follonica, ma per promuovere un’azione culturale, per far sì che tutti i cittadini, residenti e non, si sentano tutelati dai loro rappresentanti oltre che, come avviene ogni giorno, dal lavoro delle Forze dell’ordine”.