GROSSETO – «Prossimità vuol dire vicino. La Regione si preoccupa della sicurezza in città e agisce concretamente finanziando un sistema di sorveglianza stabile e ufficiale» questo il commento del segretario dell’unione comunale Pd di Grosseto Leonardo Culicchi all’iniziativa del vigile di quartiere pagato dalla Regione.
«È più vicino Firenze a Grosseto che piazza Duomo sede del Comune – prosegue Culicchi – la recente iniziativa della Regione Toscana di finanziamento e istituzione dei vigili di prossimità, infatti, dimostra un’attenzione e una cura verso la nostra città che il nostro sindaco non ha mai avuto. Tre grandi verità vengono tradite da un sindaco e una giunta incapace. La prima verità è che negli ultimi due anni l’indice di criminalità in città è pericolosamente aumentato nonostante l’attenzione solo formale del Comune attraverso un assessore delegato alla sicurezza».
«L’insicurezza di Grosseto – prosegue il segretario Pd – è uno dei parametri che ha indotto la Regione ad individuare Grosseto come uno dei 15 centri urbani in Toscana dove era necessario intervenire dopo aver finanziato anche la video sorveglianza. La seconda verità è che nei tre anni a guida Vivarelli il Centro Storico si è svuotato ulteriormente di attività economiche e culturali. Vivarelli Colonna ha abolito la Città Visibile, mentre la Regione Toscana ha finanziato con il Pop Up Lab decine di attività commerciali e iniziative. Senza manifestazioni celebrative la Regione ha agito con interventi strutturali per modificare una tendenza drammatica per una città come Grosseto».
«La terza verità -conclude Culicchi – è che il vero rottamatore italiano è il sindaco di Grosseto. Ha iniziato rottamando le panchine, poi ha rottamato il verde chiudendo i pozzi, ha rottamato gli alberi perché davano noia, ha rottamato i gazebo, ha rottamato la sicurezza, ha rottamato la biblioteca Chelliana riducendola ad un magazzino, ha rottamato le Mura Medicee con un’Istituzione fantasma, ha rottamato la Città Visibile e il Centro Storico.
Vivarelli, ora, vive nel suo splendido isolamento dominando dalla sua stanza piazze e strade spesso deserte, pubblicizzando, come eventi straordinari, quello che è il dovere quotidiano di ogni amministrazione; intanto, questo agire regionale, evidenzia ogni giorno la sua impotenza di sindaco preoccupato soltanto di farsi fotografare per coprire il nulla del suo operato».