MASSA MARITTIMA – “La salute del nostro presidio ospedaliero è sempre stata e sempre rimarrà una priorità dell’azione di Massa Comune. Alle foto con elmetto in grande stile preferiamo un ‘analisi attenta e puntuale della situazione”. L’affondo arriva dalla lista Massa Comune.
“Parlando con gli operatori e analizzando i dati – insiste Massa Comune – abbiamo rilevato un quadro allarmante e non funzionale che vogliamo qui denunciare col proposito di attuare una politica sanitaria volta all’efficientamento della struttura in tutela del cittadino; e se questo significherà opporsi alle politiche di risparmio regionale e alla futuristica ma poco pratica visione del presidente Rossi lo faremo battendoci in ogni sede. Partendo dal presupposto che il sindaco va a rappresentare il primo garante della salute pubblica e che per Costituzione tutti i cittadini hanno è uguale diritto di accesso alle prestazioni sanitarie, il ridimensionamento del Sant’Andrea rappresenta una ferita in un territorio vasto come la nostra area comunale. Analizzando gli outcome di funzionamento dell’ospedale , questi sono eccellenti, segno della professionalità degli operatori e della loro ottima preparazione. Ma seppur la qualità è ottima la quantità si è andata riducendo”.
“Partendo da radiologia – si legge ancora nella nota – due medici strutturati e gli altri ruotano da Grosseto. In pratica ogni minimo fuori programma ricade sui due medici che finiscono per fare ore e turni fuori ogni regola e, soprattutto , sicurezza. Infine non ricoprire i medici mancanti che segnale è? Passando a chirurgia, da tempo i vertici Asl vorrebbero chiudere le urgenze e reperibilità notturne e festive, finora rimandato solo perché mediaticamente sono intervenute forze politiche e perché tra poco ci sono le amministrative, ma il pensionamento imminente di due, tre chirurghi e la sistematica pressione che fanno affinché già adesso molte urgenze vengano dirottate a Grosseto farà sì che giustificheranno l’inevitabile ridimensionamento. A tal proposito una nostra interrogazione in cerca di chiarimenti di un mese fa, ma nessuna risposta è stata ricevuta”.
“Da novembre scorso un ortopedico è in pensione – aggiunge Massa Comune – sembra una banalità ma quale azienda non prevede i pensionamenti di operatori indispensabili, a meno che non li si ritenga tali e da allora sono rimasti in tre unità più una che si turna da Grosseto (ancora), risultato: gli interventi anche programmati sono calati drammaticamente e vedremo presto sventolarci i numeri scarsi per giustificare L’ attività chirurgica. Infine il pronto soccorso: qui la carenza di personale è cronica e gli operatori scappano o vorrebbero scappare alla prima occasione. Conclusioni: Giuntini e Termine si sono fatti fotografare con caschetto e mestola in mano per i lavori al primo piano. Riguardano i nuovi ambulatori medici, ma non per nuovi medici e nuove attività quindi bene le ristrutturazione e l’efficientamento ma prima devono venire le risorse e il capitale umano senza il quale i servizi chiudono”.