GROSSETO – “Il progetto dei vigili di prossimità è un esempio di impegno concreto per i cittadini, che va oltre strumentalizzazioni e annunci” a dirlo è il capogruppo Pd in consiglio regionale, Leonardo Marras.
“La sicurezza è uno tra i temi al centro del dibattito pubblico – spiega Marras – rappresenta forse la principale preoccupazione dei cittadini e, complice anche l’atteggiamento del ministro dell’Interno, si sta trasformando sempre di più in un vero e proprio problema sociale: in parte ampiamente giustificato, in parte esasperato, appunto, da chi vuole creare un clima di paura. Pur non essendo materia di competenza regionale, la Toscana da tempo promuove iniziative di contrasto al degrado e alla criminalità, di rafforzamento dei presidi e dei controlli, collaborando con le istituzioni locali in una pianificazione che va oltre alle provenienze e alle simpatie politiche”.
“Il contributo che la Regione offre in tema di politiche per la sicurezza – sottolinea il capogruppo – è concreto e tangibile, sia in termini di finanziamento, sia di pianificazione. Nel caso dei vigili di quartiere, ad esempio, il progetto prevede un finanziamento per tre anni, dal 2019 al 2021, per l’assunzione a tempo indeterminato di personale di polizia municipale da destinare alla polizia di prossimità e trascorsi i primi tre anni i Comuni si impegnano a garantire la continuità del progetto, fino al 2023, sostenendone integralmente la spesa”.
“Aumentare la percezione di sicurezza, per noi, non vuol dire militarizzare le città o imporre limitazioni e divieti – conclude Marras – quanto, piuttosto, animare e rendere vitali gli spazi urbani, riqualificare aree pubbliche, fare una progettazione urbanistica che includa spazi culturali, ricreativi, sociali, condivisi. Ed è questa convinzione che ha animato investimenti e politiche regionali di questi ultimi anni, penso al progetto di video sorveglianza, al progetto Pop Up, ai progetti Piu e, adesso, al progetto dei vigili di quartiere che presenzieranno le vie cittadine, anche a Grosseto, interagendo quotidianamente con la comunità che le popola”.