FOLLONICA – Tre mesi di “Urban Art City”, un progetto d’arte che include una serie di laboratori e mostre che animeranno fino ad aprile la Pinacoteca Civica con l’intenzione di coinvolgere tutta la città in un percorso di creatività condivisa. Attraverso il coinvolgimento delle scuole e delle famiglie “Urban Art City” vuole prendere forma sui vari supporti offerti dalla città; una mostra nella mostra, laboratori dentro e fuori dalla scuola e gli interventi artistici destinati al complesso ex-Ilva, per far ritornare la città ad essere quello spazio di immersione e crescita nel quale ricercare la propria identità individuale e collettiva, utilizzando l’arte come strumento di sviluppo e innovazione.
L’inaugurazione del progetto è in programma sabato 23 febbraio alle ore 17 alla Pinacoteca Civica, a cura di Sofia Bonacchi dell’associazione culturale ‘A Testa Alta’ in collaborazione con Street Level Gallery di Firenze, il primo luogo in Toscana nel suo genere, uno spazio che in parte è galleria espositiva e in parte hub creativo.
Proprio dall’esperienza dei ragazzi, giovani artisti e collaboratori che gestiscono questo spazio, dedicato all’indagine e all’informazione sui vari livelli d’interazione dell’arte con la strada e con il pubblico, nasce ‘Urban Art City’ un progetto culturale e artistico composto da varie attività ed eventi che si concluderà il 27 Aprile.
Il fulcro dell’intero progetto è la mostra collettiva di Arte Urbana “Urban Art City”, allestita nella sala grande della Pinacoteca, che vuole essere un connubio armonico delle caratteristiche e dei diversi approcci di alcuni dei migliori artisti della scena fiorentina nazionale, che operano sia in studio che in strada: Ache77, Blub, Bue2530, Exit Enter, Fone, Guerrilla Spam, Höpnn, James Boy, Leonardo Borri, Mehstre, Mìles, Nian, Rikyboy, RMOGRL8120, Urto, Zed1, Zeus OczB.
La mostra è concepita in modo da accompagnare il visitatore durante il percorso, con l’intento di incuriosire e includere la cittadinanza, ed essere d’ispirazione ai visitatori, offrendo loro spunti per un approccio più dinamico e creativo all’arte contemporanea e in particolare al genere della street art.
«La città è sempre in movimento – dice Barbara Catalani, assessore alla cultura – la città è spesso il primo contenitore che registra i cambiamenti in essere, è il termometro delle cose che cambiano e che evolvono; sensibili al tema delle nuove forme d’arte che pervadono i nostri spazi urbani e consapevoli che dobbiamo prenderne atto e trasformarli in un valore aggiunto, questo progetto conclude perfettamente i nostri cinque anni di mandato».
Nel periodo della mostra Urban Art City, dal 23 febbraio al 27 aprile 2019, molte sono le attività proposte dalla Pinacoteca Civica, che si rivolgono a un pubblico il più eterogeneo possibile: dai bambini della scuola primaria coinvolti nei laboratori sulla street art, ai ragazzi delle medie che si cimenteranno nei laboratori di arte urbana e sulla città futura, alle scuole e alle famiglie con il laboratorio permanente di Mao Fusina, agli interessati e appassionati d’arte che parteciperanno agli incontri sull’arte contemporanea.
Dal 28 febbraio, per cinque giovedì alle 17.30 in Pinacoteca avrà luogo “En plein Air”, un ciclo di incontri sui principali movimenti artistici del XX e XXI secolo, rivolti a tutti gli adulti appassionati di storia dell’arte (senza necessarie conoscenze pregresse), a cura delle storiche dell’arte Claudia Gennari e Marta Paolini, che condurranno anche i laboratori per i bambini della scuola primaria sulle tecniche e il messaggio della street art.
«L’arte urbana – continua l’assessore – riporta fuori dai contesti chiusi e standardizzati per tornare a essere un bene comune: abbiamo scelto di partire con la mostra in Pinacoteca per preparare il pubblico a questo percorso, poi abbiamo coinvolto le scuole e le nuove generazioni per accompagnarci in un progetto più ampio che vedrà coinvolti spazi urbani pubblici, come l’area ex Ilva».
«Così come per molte altre manifestazioni culturali – conclude Catalani -, crediamo fermamente che, partendo sempre dal cuore della nostra città, sia necessario arrivare in tutti gli altri spazi urbani vissuti, un sentimento che la Scuola Superiore di Follonica ha colto in questi mesi, regalandoci due murales del progetto Acquamia che arricchiscono il sottopassaggio di via dei Pini è la dimostrazione che le cose che si fanno non solo hanno senso, ma lasciano traccia del cambiamento».