GAVORRANO – «Elena è la sorella, figlia e amica di tutti noi». Sono state queste le parole di Maria Elena Boschi dopo l’incontro a porte chiuse con Roberta e Gabriele, i genitori di Elena Maestrini, questo pomeriggio nel municipio di Gavorrano. Un incontro fortemente voluto dalla parlamentare del Partito Democratico che, all’epoca del tragico incidente Erasmus nel marzo 2016, ricopriva il ruolo di ministro del governo Renzi e nel suo incarico ha vissuto in prima persona i drammatici giorni della tragedia, dai primi contatti con la Farnesina, alle consultazioni con le istituzioni spagnole fino all’organizzazione del rimpatrio delle salme delle sette ragazze italiane, vittime dell’incidente di pullman.
«Sono convinta – ha detto la deputata all’incontro con la stampa – che bisogna mantenere vivo il ricordo di Elena, non solo qui dove è cresciuta e ha vissuto, ma in tutta l’Italia. E’ necessario mantenere alta l’attenzione, non solo mediatica ma deve restare costante anche l’impegno del nostro governo e quello spagnolo. Il rispetto per la magistratura non si discute ma bisogna sorvegliare per evitare errori e superficialità. Il percorso giudiziario non deve chiudersi finché non si sono trovate le responsabilità, non solo per Elena ma per tutte le ragazze; Francesca, Elisa, Valentina, Lucrezia, Serena ed Elisa. Il dolore dei genitori per la loro perdita non sarà mai risarcito ma almeno conoscere la verità, questo sì. A distanza di tre anni questa verità non c’è. Quello che posso fare è presentare altri documenti e interrogazioni al governo sullo stato di avanzamento degli atti in Spagna ma anche per sapere quello che fa il nostro governo. Spero che su questo tema si possa collaborare anche con le altre forze politiche, il popolo italiano chiede la verità, quindi bisogna collaborare tutti. L’Erasmus è un progetto bellissimo, ma dev’esserci la sicurezza che i ragazzi tornano a casa felici e possono essere riabbracciati dai loro genitori».
«La sua presenza qui oggi – ha detto il sindaco Andrea Biondi – rappresenta un ulteriore passo per fare sì che questa faccenda non venga dimenticata e rimanga alta l’attenzione mediatica. Fin dal primo giorno del mio insediamento ho cercato di stare vicino alla famiglia Maestrini, non solo come primo cittadino e rappresentante della comunità ma questa tragedia l’ho vissuta anche sulla propria pelle perché Elena la conoscevo fin da quando era piccola. Con il consiglio comunale abbiamo di recente approvato una mozione, accompagnata da una lettera personale dei genitori, inviata a molte istituzioni e a settembre il deputato toscano del Pd Cosimo Ferri ha presentato un’interrogazione al governo italiano».
Per i genitori di Elena Maestrini la visita della parlamentare lascia sperare che la situazione si possa sbloccare; per loro ogni attenzione rivolta alla loro causa è motivo di speranza di trovare la verità, le responsabilità e infine forse un giorno anche un po’ di pace.
«Dopo tre anni – ha affermato Gabriele Maestrini ringraziando Maria Elena Boschi della sua visita – siamo ancora al punto di partenza o forse di arrivo, a questo punto non si capisce nemmeno più qual è. L’attenzione del governo per noi è importante per la ricerca della verità per le nostre ragazze».