GROSSETO – «Da troppo tempo il personale della Usl Sud Est è in sofferenza e da troppo tempo continuiamo a segnalare criticità diffuse. Ferie ed ore straordinarie accumulate, rientri continui, attività in aggiuntiva, attività “a scavalco” tra servizi diversi, uso costante di personale interinale….sono tutti segnali di un unico “male” della nostra sanità: manca personale». A dirlo sono le sigle di categoria di Cgil, Cisl e Uil.
«Non ci basta più che vengano deliberate assunzioni “spot” perché l’esodo è continuo e progressivo ed inoltre l’età media dei lavoratori avanza. C’è bisogno di una vera e propria programmazione di ampio respiro. Un piano imponente di terapia d’urto della Sanità Toscana, e nel caso specifico della Azienda Usl Sud Est. Il fatto che i concorsi siano gestiti da ESTAR, con interminabili procedimenti per le assunzioni, non può essere una valida motivazione alla mancanza di personale: significa che non c’è una programmazione efficace e che non si ragiona in ottica prospettica ma si vive il quotidiano con ciò che ne consegue per cittadini e lavoratori. Se i tempi di Estar sono titanici, allora le politiche assunzionali non possono essere risicate per ovvi motivi. Questa continua emergenza costa alle tasche dei contribuenti in termini di ore straordinarie (attività aggiuntiva, straordinari) ed in termini di qualità dei servizi (percepita e/o reale), ed ai lavoratori in termini di sacrifici personali e di sicurezza».
«Infermieri, Oss, Tecnici, Amministrativi, non ci sono figure professionali che siano immuni da questa emorragia che ancora non si riesce a tamponare, e le emorragie si sa, possono avere tragici epiloghi. FP-CGIL , CISL FP, UIL FPL chiedono un impegno immediato da parte della Regione Toscana e della Direzione della Usl Sud Est ad affrontare un problema che da cronico rischia di diventare irreversibile, con le inevitabili conseguenze che tutti possiamo immaginare».