MAIANO LAVACCHIO – Prosegue la raccolta fondi per la realizzazione a Maiano Lavacchio, luogo dove furono uccisi 11 giovani il 22 marzo del 1944, della “Casa della memoria al futuro”. Il Comitato di Garanzia si è riunito nei giorni scorsi per verificare il procedere della sottoscrizione e l’impiego delle donazioni. Insieme a Loriano Valentini e Luciana Rocchi dell’ISGREC, fanno parte del comitato Nello Bracalari (Presidente onorario dell’ANPI), Emanuela Maccherini (insegnante di Istia d’Ombrone), Rossano Massai (Presidente dell’ANCE Grosseto), Doriana Melosini (in rappresentanza del Comune di Magliano in Toscana), Don Roberto Nelli (in rappresentanza del Vescovo, Monsignor Cetoloni), Claudio Renzetti (segretario prov.le della CGIL), Romina Sani (Sindaca di Cinigiano).
A gennaio 2019 sono stati raccolti circa 50.000 euro (compreso l’importante stanziamento da parte della Regione Toscana per 40.000 euro), provenienti da CGIL, Confesercenti, Servimpresa, Anpi di Massa Marittima, CNA, CIA, e 53 privati, tra cui i ragazzi dell’istituto Rosmini – a cui va un ringraziamento speciale –, che hanno devoluto l’incasso dello spettacolo teatrale «22 Marzo» organizzato lo scorso anno.
A settembre 2018, come da progetto redatto dall’Arch. Edoardo Milesi e con la direzione dei lavori curata dall’Arch. Alba Lamacchia della Cooperativa civile, sono stati eseguiti (per circa 26.500 euro, di cui quasi 9500 di lavori resi gratuitamente dalla generosità di ditte Sb srl, Gamma Geoservizi srl, Canzonetti Edilizia snc) i lavori necessari alla messa in sicurezza e consolidamento della struttura con la completa pulizia del giardino, tant’è che a novembre è stato possibile l’uso della stessa da parte degli studenti grossetani e di altri 4 paesi europei che hanno partecipato al progetto Erasmus Plus “Our memories and I”.
Tra i lavori eseguiti fino ad oggi e la futura utilizzazione delle risorse già stanziate dalla Regione siamo vicini alla metà dei lavori necessari alla completa rifunzionalizzazione dell’edificio. Per completare l’opera edile, acquistare gli arredi e la strumentazione necessaria a dare funzionalità alla casa della memoria al futuro sono necessari ancora fra gli 80 e i 100.000 euro. Tale obiettivo è chiaramente raggiungibile se continuerà l’impegno di cittadini, associazioni, istituzioni nella raccolta dei fondi e nella messa a disposizione di materiali e lavori gratuiti da parte delle imprese. Un’utopia sta diventando realtà. La casa della memoria al futuro non sarà un luogo dove mummificare il passato, bensì un laboratorio dove, con la memoria come strumento immateriale, progettare la nostra contemporaneità. La volontà è quella di promuovere arte, cultura e formazione per fare di Maiano Lavacchio un luogo residenziale dove fare ricerca, sperimentare nuovi modi per comunicarla, parlare di identità e di culture, sapendo che la memoria è in grado di parlarci con un proprio linguaggio che va ben oltre lo scorrere del tempo. L’Isgrec continuerà a promuovere la conoscenza del progetto con iniziative culturali nel territorio, tra cui l’esposizione a Grosseto dal 23 al 30 marzo di opere di artisti locali che, donate all’Istituto, potranno essere acquistate dai cittadini, mentre i giorni precedenti la commemorazione del 22 marzo a Maiano si potrà visitare la casa della memoria guidati dai ricercatori dell’Isgrec.