SORANO – Il sindaco e la giunta comunale di Sorano chiedono «con forza che al giustificato malessere dei pastori della provincia di Grosseto, come di tante altre parti d’Italia, siano date finalmente risposte adeguate e tempestive. In particolare il malessere non è solo legato, per quanto riguarda la provincia di Grosseto, all’inadeguato prezzo del latte pagato dalle industrie private di trasformazione ma anche all’irrisolto problema rappresentato dagli assalti dei predatori, alla presenza di norme burocratiche eccessive, a forme di concorrenza sleale che vengono dalle produzioni di altri Paesi».
Il sindaco e la giunta comunale sottolineano come «sia in discussione la sopravvivenza stessa delle attività legate alla pastorizia e che da parte del governo, della regione, della stessa Ue debbono venire azioni mirate ed efficaci che debbono coinvolgere anche il mondo della produzione, le associazioni di categoria e le stesse istituzioni locali. la pastorizia va messa subito nelle condizioni di vivere».
E sullo stesso tema interviene anche l’Udc provinciale che scrive: «Serve un patto nazionale fra governo, regioni, allevatori, rappresentanza di categoria, imprenditori della trasformazione, caseifici sociali e quanti altri sono interessati alla filiera, per salvaguardare la pastorizia e quindi assicurare prezzi del latte equi ma anche stabilità di mercato. Le proteste in atto in Sardegna si sono estese alla provincia di Grosseto come ad altre realtà locali a testimonianza che il settore vive una crisi gravissima dalla quale non si esce con provvedimenti tampone e di breve periodo. Ecco perché per l’Udc serve un patto nazionale per la pastorizia e un confronto deciso con l’Unione Europea che non può continuare con una politica agricola che privilegia le grandi aziende e penalizza le piccole attività, come quelle dei pastori».