GROSSETO – Allan Weir, Chris Wood, Jessica Zelli, Cindy Valentine, Tiffany Hales, Georgina Jansen, Channon Briar, Emily Boon, Heather Moore, Jacqueline Webber, Melissa Denning, Madaleine Firth, Catherine Stanley, Alessandra Shultz e Josephine Carroll – Walden hanno ricevuto l’attestato di partecipazione alla Winter School “Material Culture School 2019: Progetto archeologico dalla campagna alla città, da Alberese a Roselle”, che si è tenuta, in relazione ad una convenzione di collaborazione internazionale tra l’Università di Siena, l’Università del Queensland e l’Associazione Culturale “Progetto Archeologico Alberese”, presso la Fondazione Polo Universitario Grossetano in via Ginori 43 dal 14 gennaio al 7 febbraio.
Le Università, insieme all’Associazione Culturale “Progetto Archeologico Alberese”, hanno collaborato per dar vita ad una interessantissima opportunità per 15 studenti australiani che hanno approfondito le tematiche relative all’archeologia dell’area grossetana, dalla Preistoria al Medioevo. I docenti coinvolti nella Winter School sono stati per l’Università di Siena i professori Carlo Citter, Nicoletta Volante e Giovanna Pizziolo, per l’Università di Queensland la prof.ssa Janette McWilliams e per il Progetto Archeologico Alberese i dottori Matteo Colombini, Elena Chirico, Massimo De Benetti, Massimo Brando, Valentina Pica, Chiara Valdambrini e Federico Marri.
Al laboratorio di restauro del dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali che ha sede nei locali della Fondazione Polo Universitario sono stati studiati i materiali archeologici provenienti dal sito delle Terme Adrianee di Roselle, riportati alla luce dagli scavi condotti dal 1987 al 1991 dalla dott.ssa Mariagrazia Celuzza, Direttrice del Museo Archeologico e d’Arte della Maremma. Durante il corso sono state approfondite le metodologie di disegno, l’inquadramento dei reperti con informazioni generali sulle tematiche relative alla numismatica, alla ceramica, ai marmi ed alla gestione museale dei reperti archeologici.
Per questo tema i principali musei del territorio sono stati oggetto di visite mirate, volte ad un workshop critico tra studenti e docenti che si è svolto nell’ultima settimana: occasione in cui sono state trattate le principali modalità di gestione museale, focalizzando i punti di forza e di debolezza di ciascuna esperienza per far emergere i diversi approcci messi in atto dalle due realtà nazionali di Italia ed Australia.