FOLLONICA – Siamo quasi giunti al termine di questa lunga e avvincente cavalcata per conoscere tutti i segreti dei rioni del carnevale Follonichese: oggi parliamo del rione di Senzuno.
Carro: Il rione gialloverde ha presentato il bozzetto del suo carro “Senzuno 1919” – Come sarebbe stato il passato se il futuro fosse arrivato prima”. «Lo stile steampunk è un filone della narrativa fantastica-fantascientifica, descrive un mondo anacronistico in cui tecnologia e strumentazioni vengono azionate dalla forza motrice del vapore e dall’energia elettrica da esso generata – racconta il presidente Michele Nannini -. Ogni cosa diventa possibile, dall’utilizzo di computer meccanici a enormi apparati magnetici in grado di modificare l’orbita della luna. Il futuro nel 1900 lo si poteva immaginare principalmente come innovazione meccanica e non, come adesso, incentrato sull’elettronica; con una civiltà ‘mossa dal vapore’ si immagina anche una società più rispettosa delle problematiche ambientali che affliggono i tempi moderni».
«Per il carro è stato scelto il prototipo di una barca come simbolo di Follonica città di mare, frontalmente ricalca i tratti somatici di un volto umanoide ed è ipoteticamente azionata da una caldaia mangia-vapore situata nella bocca – prosegue Nannini -; con l’ausilio dei potenti reattori posti nella parte posteriore e degli stabilizzatori laterali diventa in grado di solcare i cieli del lungomare Follonichese. Nella pseudo-realtà del nostro carro abbiamo ritenuto più sicuro attraccare alla banchina spaziale del Rione Senzuno, con le sue funi ben salde sulle bitte posteriori. A fare da guardia alla vissuta nave spaziale i nostri uomini si alternano intorno a questo ‘attracco mobile’ assaporando la stabilità di una vita con i piedi a terra, strizzando comunque l’occhio alla fantasia alimentata dai numerosi viaggi in grado di compiere con il fantastico mezzo. A fare da apripista al carro la tradizionale mascherata a terra composta da bambini, ragazze, adulti ed adulte. I vestiti sono realizzati in stile vittoriano ed evidenziano con gli accessori il processo di meccanizzazione che hanno subìto sia la mascherata che le ragazze sul carro. I colori, in perfetto stile steampunk, sono personalizzati dalle tonalità di oro, rosso e turchese e sono arricchiti dai numerosi particolari indossati dai figuranti».
Reginetta: Sara Maione ha 19 anni ed è la reginetta di Senzuno. Sara ama ballare, disciplina che insegna con un’amica, e in futuro vorrebbe aprire una scuola tutta sua. «Nonostante sia follonichese non ho mai partecipato alla vita del rione, però da piccola quando venivo al carnevale, magari vestita da principessa, provavo un po’ di invidia per le reginette, e quindi, quando me lo hanno chiesto, non ho esitato un solo minuto».
Organigramma: presidente: Michele Nannini, direzione tecnica realizzazione carro: Carlo Raspanti, tesoreria: Elena Anastasia, direzione artistica: Elisa Rugi, segreteria: Simona Accardi, reginetta: Sara Maione.
Costruzione carro, realizzazione mascherata, animazione e attività del rione: Alessandro Bozolo, Massimo Bruciaferri, Roberto Santini, Elena Rugi, Claudio Cocchetti, Gina Bugiani, Alessandra Ciani, Riccardo Carresi, Chiara Cerbai, Luciana Balestri, Antonio Cerboni, Romana Berretti, Silvia Manganelli, Cinzia Lo Porto, Daniela Vizzarro, Diletta Rossetti, Roberta Cinci, Stefano Chelini, Andrea Leoncini, Paolo Carresi, Giorgio Orobello, Giovanni Ronzoni, Sabrina Montomoli. Simone Spaccasassi, Doris Piccini, Simone Reali, Silvia Mosca, Giada Ronzoni, Carmela Ferlante, Claudio Mercantelli, Michele Cocola, Francesco Filippazzi, Paola Vannini, Claudia Montomoli, Francesca Casetta, Grazia Ceccarelli, Emanuele Capaccioni, Mirco Bisello, Beatrice Tosi, Luciano La Ganga, Luca Ballerini, Tommaso Gaeta, Elena Sofia Bruciaferri, Antonella Cerboni, Barbara Della Bona, Lara Ticozzelli, Luciano Balestri, Andrea Forlini, Alessandro Fossi, Cinzia Bartoletti, Alessio Soldi, Lucia Lanini, Alba Venturini, Adriana Dragomir, Lina Lipari, Diego Bongini «e tutti coloro che sono venuti al capannone a darci una mano, chi per un minuto chi per un’ora chi per un giorno, e che renderanno il carro davvero di tutto il Rione» conclude Nannini.