GROSSETO – Subire un pareggio a tempo scaduto fa sempre girare le scatole, a maggior ragione se hai creato tanto e concretizzato poco. In ogni caso per analizzare il post Grosseto-Cenaia occorre uscire almeno un po’ dalla classica ottica calcistica del “se vinci sei un Dio, se perdi sei un brocco”. Pensate se al posto del pareggio al 93’ fosse arrivato il raddoppio di Boccardi. Il Grifone avrebbe vinto 2-0, sarebbe uscito tra gli applausi e i voti avrebbero forse superato il sette. Invece per una distrazione siamo nuovamente caduti nel vittimismo totale. Il calcio non è certo è lo strumento perfetto per un’interpretazione razionale, ma bisogna anche provare a sforzarsi nel dare giudizi spesso affrettati.
Pollice in su
✔ Il primo posto della nostra classifica settimanale se lo aggiudica senza dubbio Luca Andreotti. Il leone pisano ha fatto una grande partita: ha lottato, ha corso e soprattutto ha cercato più volte l’assist per i compagni. Un passo avanti importante, che gli regala intanto il titolo di migliore in campo, in attesa di ritrovare anche i gol. E a testimoniarlo anche il grande applauso che il pubblico gli ha destinato.
✔ Pareggio a parte, questa volta il gioco s’è visto e come. Il Grosseto è entrato in campo deciso giocando la propria gara e sfiorando in più di un’occasione il gol. Oltretutto i biancorossi possono anche recriminare su due occasioni dubbie in cui, forse, ci sarebbero stati i presupposti per almeno un calcio di rigore.
✔ Sabatini e Pizzuto hanno fatto una grande partita. Non tanto in fase difensiva, dove ormai non è più una notizia, quanto in fase offensiva. Nei primi venti minuti hanno messo in area quattro cross, tre Sabatini e uno Pizzuto, di grande spessore. Passi avanti importanti, soprattutto per la loro giovane età.
Pollice in giù
✔ La concentrazione stavolta è mancata. Non solo da parte dei giocatori che hanno cominciato la partita, ma anche da parte di chi è entrato a gara in corso. Il gol subito è uno svarione che ha coinvolto più giocatori: dal passaggio sbagliato di Luci per Pierangioli al ritardo di Del Nero e Cantore fino ad arrivare a Gorelli, scavalcato dal pallonetto. Pazienza, un errore ci può stare, l’importante adesso è non crocefiggere nessuno.
✔ Ci sarebbe da parlare anche di sfortuna: il campo in pessime condizioni non ha fatto altro che agevolare il copione del Cenaia, così come le proteste per due presunti calci di rigore non dati hanno innervosito la truppa di Magrini.