GROSSETO – Rigenerato dalla cura Magrini, il Grifone si prepara a ospitare l’Atlatico Cenaia. Le due vittorie nelle ultime due gare hanno riportato entusiasmo e fiducia nei biancorossi. Ma cosa è successo di preciso? “Quando si attraversano momenti difficili – spiega Lamberto Magrini – è normale perdere fiducia. Queste vittorie c’hanno ridato morale e convinzione, anche in chi entra a partita in corso. Si allenano tutti con lo spirito giusto dando sempre il proprio contributo durante la settimana. Il segreto? I ragazzi mi seguono e hanno la giusta voglia di vincere a tutti i costi”.
Domenica non ci saranno Raito e Biancalani, sempre alle prese con gli infortuni di lungo corso, e Cretella per squalifica. In dubbio Pierangioli, che sarà con la squadra ma partirà probabilmente dalla panchina, così come Zagaglioni che torna finalmente a disposizione.
“Non voglio rischiare di mandare in campo tre o quattro giocatori al 50%, perciò dovrò valutare bene. Ricordiamoci che le partite si vincono e si perdono in 25, e questo lo dico sempre ai ragazzi prima di ogni partita, perché per me è fondamentale il contributo anche di chi va in panchina o in tribuna”. Fondamentale così come il ritorno di Camilli, che dal suo rientro ha nuovamente cambiato il volto della squadra, mentre continua l’attesa di rivedere al top Andreotti: imprescindibile per vincere il campionato. “Camilli è un giocatore di categoria superiore – continua Magrini -, un lottatore, un generoso, ma anche estremamente tecnico e in grado di fare la differenza in ogni momento e in ogni categoria. Andreotti invece sta migliorando. Non è ancora al top come condizione ma apprezza i consigli e sono sicuro che al prossimo gol si sbloccherà”.
Domenica arriva il Cenaia, squadra sicuramente da non sottovalutare. “Tra le compagini di bassa categoria è quella che ha perso meno di tutte: solo otto volte. Sarà una gara con molte insidie, ma sono convinto che faremo un’ottima prestazione”.
E se il Fucecchio non dovesse vincere… “Oggi abbiamo quattro punti di vantaggio sui bianconeri – conclude Magrini -, ma con undici gare da giocare dobbiamo guardare solo a noi stessi, scendendo in campo ogni domenica con il solo obiettivo di vincere”.