GROSSETO – «Alcuni sindaci maremmani, riuniti nelle conferenze zonali dell’istruzione per decidere il futuro della rete scolastica, come fanno i giocatori di “Monopoli”, hanno deciso di “scambiarsi i territori” con una logica che sfugge alla comprensione delle famiglie e dei lavoratori della scuola» lo afferma Fabio D’Ubaldo per i Cobas della Scuola di Grosseto.
«Così, i sindaci dell’Albegna hanno deciso l’accorpamento degli Istituti comprensivi dell’Argentario-Giglio e di Porto Santo Stefano. Un accorpamento non richiesto e non necessario (entrambe le scuole infatti hanno sempre avuto un numero di iscritti adeguato alle norme), e che soprattutto fa perdere posti di lavoro. Mentre gli stessi sindaci non hanno trovato alcuna soluzione per l’Istituto comprensivo di Orbetello, che invece ha meno iscritti di quanto previsto dalle norme».
Parallelamente, i sindaci dell’area grossetana hanno deciso che la scuola primaria di Pomonte e tutte le scuole di Scansano passino dal Comprensivo 6 al Comprensivo 3 di Grosseto – proseguono i Cobas -. Anche qui si tratta di uno “scambio di territori” tra giocatori di “Monopoli”, che però non era necessario (entrambe le scuole avevano un numero di iscritti adeguato alle norme) ed appare di dubbia opportunità. E hanno deciso che le scuole primaria e infanzia di Braccagni vadano dall’Istituto comprensivo 5 di Grosseto all’Istituto Comprensivo di Castiglione della Pescaia, che in effetti aveva un numero di iscritti inferiore a quanto previsto».
«Nessuna soluzione è stata trovata per il Comprensivo di Santa Fiora, che ha meno iscritti di quanto previsto dalle norme. Non poteva essere diversamente, visto che i sindaci dell’area amiatina non si sono nemmeno riuniti per trovarne una, dimostrando così tutto il loro disinteresse per le scuole frequentate dai figli dei cittadini di quella zona».
«Tutte le proposte sono state decise dai suddetti sindaci e dal presidente della Provincia senza alcun confronto con i lavoratori della scuola e le loro rappresentanze sindacali e anche i Cobas-Comitati di Base della Scuola, quarto sindacato scolastico in Maremma, lo hanno appreso a cose fatte – continua la nota -. Pare anche che, almeno nel Comune di Grosseto, non siano stati nemmeno coinvolti i competenti Organi collegiali scolastici e la competente commissione consiliare».
«Considerato che qualunque decisione sulla rete scolastica ha importanti riflessi sia sull’occupazione dei lavoratori, sia sull’assegnazione alle sedi del personale docente e ATA, i Cobas-Comitati di Base della Scuola considerano esecrabili tali scelte unilaterali dei Sindaci riuniti nelle conferenze zonali dell’Istruzione» conclude Fabio D’Ubaldo.