GROSSETO – «Le ricette di qualche opinionista locale in materia di calo demografico hanno attirato la mia attenzione, nello specifico mi riferisco all’articolo uscito sul Giunco “Grosseto è un morto che cammina. Senza immigrati non c’è futuro” pubblicato nella rubrica #tiromancino di Massimiliano Frascino» a parlare è Gino Tornusciolo, consigliere comunale di CasaPound che prosegue «Se Grosseto è un morto che cammina, l’immigrazione è il suo plotone di esecuzione».
«Conosciamo da tempo la preoccupante situazione che attanaglia la nostra provincia che è una chiara cartina tornasole della situazione in cui versa tutta la Nazione. Le coppie italiane faticano sempre più a trovare stabilità economica e lavorativa e questa insicurezza si riversa drasticamente nella scelta di mettere su famiglia e fare figli. Mutui inaccessibili, costo della vita non più sopportabile hanno drasticamente ridotto le nascite. In una nazione dove un giovane a 30 anni è ancora precario o ha da poco finito gli studi senza una prospettiva di lavoro stabile, la volontà, per senso di responsabilità, di non mettere al mondo dei figli prende il sopravvento. Da queste incontrovertibili verità la politica dovrebbe trarre le giuste conclusioni e indirizzare le proprie scelte programmatiche a lungo termine, fatte di investimenti, sussidi alle giovani coppie, risanare un mercato del lavoro ormai svuotato dalla concorrenza delle multinazionali, dalle privatizzazioni prima e dalle delocalizzazioni dopo».
«Insomma, il quadro del perché in Italia non si fanno più figli è estremamente chiaro, si conoscono le cause e con un atto di coraggio si potrebbe o, meglio ancora, si dovrebbe trovare la giusta soluzione: incentivare gli italiani a fare figli – prosegue Tornusciolo -. C’è però una piccola parte di popolazione di cui fa parte anche l’autore Frascino che, benché sconfitta dal consenso dei cittadini che hanno votato per una politica anti immigratoria, pensa di trovare nell’immigrazione selvaggia la risposta ai problemi demografici dell’Italia o meglio ancora dell’Europa. Gli italiani non fanno più figli? Bene, diamo loro migliaia di immigrati ventenni pronti per “i lavori che gli italiani non vogliono più fare”; la Germania ha bisogno di 1,2 milioni di lavoratori specializzati? Diamo loro giovani africani che in termini di specializzazione nel nostro mercato del lavoro hanno meno dello 0%».
«E la cosa più assurda è che non si capisce come centinaia di migliaia di giovani maschi possano rialzare la curva discendente delle nascite: i dati forniti dall’UNHCR ci dicono che il 90% degli immigrati giunti nel nostro paese sono di sesso maschile, e non portano con sé ricchezze e fortune – continua la nota -. In più i dati forniti sempre nell’articolo di Frascino ci dicono che le donne rimangono in numero maggiore rispetto agli uomini, non cita però i dati riferiti all’età e la nazionalità di queste donne e non tiene assolutamente conto delle centinaia di migliaia di giovani maschi che vivono clandestinamente nel nostro paese. Da questi dati quindi è facilmente deducibile quanto sia infondata l’ipotesi di poter ridare a questa Nazione speranza di nascite e crescita demografica con la ricetta dell’immigrazione».
«Addirittura ci dice di non fare gli schizzinosi per quanto riguarda gli immigrati: non ho ben capito se l’invito era rivolto alle giovani donne italiane o cosa… L’unica soluzione che permette all’Italia di sopravvivere e non estinguersi è quella di eliminare definitivamente i finanziamenti all’immigrazione e dirottarli in favore di una legge dello stato che preveda sussidi alle coppie italiane che fanno figli. CasaPound su questo tema è stata da sempre pionieristica, da anni portiamo avanti una battaglia per l’approvazione del Reddito nazionale di natalità. Come si può ben vedere, la mia opinione e quella di Frascino sono distanti anni luce, così come sono distanti anni luce le motivazioni che spingono le nostre opinioni: io combatto per gli italiani, Frascino invece favoreggia la sostituzione inesorabile del popolo italiano».