CAPALBIO – «Come noto nel passato il Comune di Capalbio in più occasioni ha espresso la propria contrarietà al modello organizzativo di consegna della corrispondenza a giorni alterni che comporta, come avevamo paventato ai responsabili fiorentini di Poste Italiane, evidenti difficoltà stante anche l’ampiezza del territorio e la dislocazione di gran parte dei cittadini nelle campagne» Inizia così l’appello del sindaco Luigi Bellumori agli altri sindaci della zona sud, inviato in copia anche al prefetto, per creare un fronte comune rivolto a risolvere i disservizi postali lamentati dai cittadini del territorio.
«Anche a voi – dice Bellumori – come al sottoscritto, perverranno quotidianamente lamentele da parte dell’utenza di ritardi nelle consegne con evidenti e conseguenti disservizi. Insomma anche su questo servizio pubblico ritenuto universale da salvaguardare e garantire, i nostri territori rientrano tra i così detti marginali nei quali l’equilibrio economico delle gestioni diventa il perametro per decidere di chiusure, di variazioni di orario d’apertura degli uffici o della riduzione dei giorni di consegna della corrispondenza in questo caso in altri il definitivo abbandono del presidio».
«Ritengo sia utile un confronto anche tra noi della zona sud – conclude il sindaco – e assumere posizioni determinate non per ultimo il ricorrere al Tribunale Amministrativo per far valere le ragioni dei cittadini. L’occasione che anche altri comuni maremmani in queste ultime settimane stanno sollevando la problematica può essere colta per fare tutti insieme un fronte comune».