GROSSETO – «La suddivisione delle imprese per classi di valore della produzione conferma una massiccia presenza di piccole imprese nella struttura produttiva provinciale. Grosseto (95,8%) e Livorno (93,5%) risultano ai primi due posti della graduatoria regionale» a farlo sapere il centro studi e servizi della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, che ha prodotto in questi giorni un report sulla dimensione delle imprese nelle province di Grosseto e Livorno. Il criterio utilizzato per individuare il dimensionamento in 4 classi (Imprese piccole, Medio piccole, Medio grandi e Grandi) riguarda il valore della produzione contenuto nei bilanci, nella fattispecie quelli relativi all’anno 2017, depositati al Registro Imprese della Camera di Commercio sul cui territorio risulta presente la sede legale dell’impresa.
Nello studio sono riportate per classi le graduatorie provinciali sia a livello nazionale che, nello specifico, per la Toscana. Dai dati elaborati dal Centro Studi emerge come anche il dimensionamento territoriale manifesti una profonda spaccatura nel sistema produttivo del Paese confermando, ancora una volta la diversità esistente, pur per grandi linee, tra le province settentrionali, con Milano, Bergamo e Lecco in testa, e quelle del Centro e del Sud-Isole.
Nello spaccato toscano, per quanto riguarda la classe Piccole imprese la percentuale di queste sul totale di Grosseto (95,8%) e di Livorno (93,5%) non solo supera il valore medio regionale (91,8%) ma indica come le due province risultino quelle con il più alto valore. Da tale massiccia presenza di piccole imprese, gioco forza, conseguono percentuali significativamente contenute al crescere delle classi dimensionali, tant’è che le posizioni si ribaltano e Grosseto e Livorno occupano, per quanto concerne la quota sul totale di imprese Medio piccole e Medio grandi, la cosiddetta Middle Class imprenditoriale, gli ultimi due posti della classifica regionale.
Un certo cambiamento si registra, però solo per Livorno, nell’ultima classe quella relativa alle Grandi imprese e cioè quelle con un valore della produzione di oltre 10 milioni di euro. Infatti la provincia livornese (0,4%) risale la graduatoria ed occupa una posizione intermedia collocandosi, ex aequo con Lucca, subito dopo le aree forti di Firenze (0,6%), Prato, Arezzo e Pisa (0,5%). Grosseto (0,1%) invece, anche in questa classe dimensionale, continua ad occupare il fondo della graduatoria, a dimostrazione di una struttura produttiva fortemente interessata dal micro dimensionamento aziendale in cui, ovviamente, il peso del settore agricolo, solitamente composto da piccole e piccolissime imprese, fa sentire la sua presenza.
In particolare la provincia maremmana si segnala come quella che nel confronto con l’anno 2010, proprio nella categoria Grandi imprese, fa registrare un calo pesantissimo (-18,8%) mentre per Livorno si calcola un interessante +3,3%.
Per consultare il rapporto completo si veda il sito www.lg.camcom.it nella sezione Studi e Ricerche.