BAGNO DI GAVORRANO – “A me piacciono le sfide, mi stimolano e quella del Gavorrano è una gran bella sfida”. Andrea Jukic, l’uomo partita nella gara vinta a Cannara, è convinto di aver fatto la scelta giusta al momento di accettare il corteggiamento della società rossoblù, con la quale vuole arrivare il più lontano possibile.
“Stiamo passando un bel momento – sottolinea l’attaccante, romano classe 1993 – Con quello di domenica scorsa siamo arrivati a cinque risultati positivi di fila. A Cannara abbiamo meritato i tre punti, anche se ci manca ancora un po’ di freddezza, un po’ di cinismo nel concretizzare le occasioni che ci capitano”.
Jukic è stato uno dei primi rinforzi del mercato di dicembre e ha vissuto in prima persona la metamorfosi della squadra, che sta risalendo la corrente grazie a 16 punti in sette partite. Nella prima delle quali, a Scandicci, l’attaccante ha debuttato da titolare dopo due spezzoni di gara.
“Quando sono arrivato – dice – ero sicuro che le cose sarebbero andate meglio. Ora il Gavorrano gioca alla pari con tutte e sono sincero: vorrei arrivare ai playoff e continuando così ce la possiamo fare”.
In queste settimane tra il Gavorrano e Andrea Jukic, che ha iniziato a tirare i primi calci a Roma nel Tor Tre Teste ed esordito nei seniores nell’Isola Liri nel campionato Allievi nazionali, è scoppiato l’amore: “Mi piace tutto dell’ambiente. Sono arrivato in una società seria che mi ha fatto subito sentire bene. Mi piace il rapporto con i compagni, con il mister Cacitti ed anche la città dove vivo, Follonica”.
Il direttore generale Vetrini aveva già contattato l’attaccante romano nella passata stagione, in serie C. “Ero nella Sangiovannese e stavo bene – spiega – ma stavolta non me lo sono fatto dire due volte. Ho preso una decisione a pelle, scegliendo tra venti squadre che mi volevano, comprese alcune di Lega Pro, che non mi davano però tante certezze di giocare. Ho iniziato la stagione in corso in serie C nell’Imolese. Ho giocato tutto il precampionato, la Coppa Italia poi mi sono fatto male ad una spalla e sono stato fermo tre mesi. Sono sceso di categoria con il sorriso, sapendo che con l’impegno sarei riuscito a fare bene. Ripeto, secondo me questa squadra non è inferiore a nessuno. Mi diverto e mi trovo bene con i compagni: questa squadra esalta il valore del singolo. Il tridente? Io, Lamioni e Gomes insieme possiamo fare grandi cose”.
La sfida alla Tuttocuoio è iniziata.