Il Prefetto Cinzia Torraco ha firmato insieme al sindaco di Arcidosso, Jacopo Marini, il protocollo per il controllo di vicinato esteso a sette aree del territorio: Arcidosso capoluogo, frazione di Bagnoli, frazione di San Lorenzo, frazione di Zancona, frazione di Stribugliano, frazione di Montelaterone, località Piane del Maturo» a farlo sapere la prefettura in una nota ufficiale.
«La sicurezza – ha ricordato il prefetto – declinata nelle sue differenti accezioni come sicurezza pubblica, sicurezza urbana, sicurezza sociale rientra tra le priorità istituzionali della prefettura che la esercita, per i profili di competenza statale, attraverso l’azione di coordinamento propria del prefetto, autorità provinciale di Pubblica Sicurezza. Mentre è compito delle Autonomie locali assumere iniziative di prevenzione sociale per la prevenzione o il superamento di situazioni di degrado e disagio sociale che incidono sulla sicurezza, anche percepita, dei cittadini. La legge “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città” consente a Prefetto e sindaco di individuare interventi per la sicurezza urbana per fornire ai cittadini risposte coerenti ed unitarie, mediante un rafforzamento del rapporto collaborativo tra Stato ed Autonomie locali, nel quadro della sicurezza integrata. Anche il Decreto Salvini sulla sicurezza, consolida la necessità di adottare formule integrate per la tutela della sicurezza urbana ed il contrasto a forme di degrado urbano».
«Il sindaco – prosegue la nota – nel sottolineare l’importanza della firma del documento pattizio, ha condiviso
l’operato della Prefettura, a conferma della massima sinergia e collaborazione tra le due Istituzioni, ringraziando il Prefetto Torraco per la sensibilità istituzionale e l’impegno profuso nella gestione della sicurezza. Ha peraltro evidenziato che, pur non sussistendo situazioni di particolare preoccupazione sotto il profilo della sicurezza reale, come risulta anche dai dati sui reati che ne confermano una diminuzione, l’iniziativa ha lo scopo di diffondere una maggiore consapevolezza tra i cittadini circa l’opportunità di articolare -con una nuova modalità- il “controllo” in sinergia con le Forze dell’ordine, al fine di assicurare una maggiore osservazione del territorio a vantaggio anche della percezione di sicurezza. La complessità dei problemi di governo del territorio richiede un nuovo modello gestionale in grado di affiancare, agli interventi delle Forze dell’ordine, iniziative da parte dei cittadini, ispirate ad un modello di osservazione collaborazione».
«Il Protocollo – conclude la nota – tende quindi ad incrementare le condizioni di sicurezza effettiva e percepita,
valorizzando percorsi di cittadinanza attiva e di partecipazione diretta dei cittadini alla cura del proprio territorio per contribuire a prevenire qualsiasi forma di degrado urbano. Obiettivi strategici del Protocollo: Valorizzare il controllo sociale; incrementare il livello di consapevolezza dei cittadini circa le problematiche del territorio; promuovere sicurezza partecipata e vicinato solidale. Favorire la coesione sociale».