FOLLONICA – “Capiamo che le prossime scadenze elettorali possano spingere gli amministratori a smarcarsi dai propri partiti, ma la storia, anche politica, di un territorio, non può essere cambiata”. Così il segretario provinciale della Lega, Andrea Ulmi, commenta la sentenza del Consiglio di Stato che impone un nuovo stop all’inceneritore di Scarlino.
“Leggo le reazioni che vengono soprattutto dal Pd – scrive Ulmi- e da un lato vedo un consigliere regionale, Marras, ormai in versione Dottor Jekyll e Mister Hyde, che da presidente della Provincia aveva dato il via all’inceneritore e da capogruppo democratico in Regione, evidentemente contro la sua stessa giunta, se ne professa oppositore, dicendo di essere favorevole ai termovalorizzatori di nuova generazione e di essere contrario ai vecchi inceneritori. Obiettivamente detto da chi nel passato ha validato quell’impianto un po’ stona””.
“Comprendiamo poi – scrive Ulmi- la necessità di Benini di smarcarsi dal suo partito su una vicenda così delicata, ma crediamo che il Partito Democratico e le forze politiche che da oltre settanta anni hanno governato Follonica abbiano grosse responsabilità sull’inceneritore, anzi potremmo dire che ogni scempio ambientale che è stato perpetrato sul quel territorio lo abbiano tatuato sulla pelle”.