GROSSETO – «La breve nota di FDI stimola alcune considerazioni anche perché FDI sembra essere il portavoce del centro destra. La prima: dica FDI se a Follonica la coalizione di centro dx esiste, a mio avviso siamo in presenza di una somma di partiti con obiettivi e interessi differenti . Siamo curiosi di vedere FDI Follonica, raccogliere le firme x il referendum abrogativo della legge istitutiva del reddito di cittadinanza approvato dal partito di Pizzichi e Azzi». Inizia così la nota co cui Cinzia Tacconi risponde alle parole di Fratelli d’Italia Follonica che proprio ieri aveva criticato Pd e sindaco Benini.
«Seguirà FDI di Follonica le indicazioni della sua leader Meloni? – si legge ancora nella nota di Tacconi – Infine ricordiamo agli amici di FDI che il PD non esiste da 70 anni ma dal 2008 e il suo primo segretario e’ stato l’attuale sindaco Benini. Invitiamo FDI a leggere l’integrale nostro comunicato stampa, e chiediamo di rispondere ad una semplice domanda: l’elenco degli interventi effettuati da questa giunta sull’ex Ilva e’ falso ? Ci dica FDI come e’ possibile indicare modelli gestionali che possano far fare un ulteriore salto di qualità all’ilva (quindi pensando anche a funzioni integrative come quella residenziale, realizzando anche alloggi per le giovani coppie) senza prima aver acquisito l’area, e oggi il comune ha avviato un iter complesso, reso possibile grazie allo storico accordo col Demanio statale del gennaio 2017, uno dei più ambiziosi mai realizzati da un Comune italiano, che permette al comune di risparmiare decine di migliaia di euro all’anno di affitti e di acquisire immediatamente edifici storici come pinacoteca e casello idraulico, e in più appunto di avviare l’iter per l’acquisizione definitiva dell’ilva; si tratta, infatti, di acquisire non un singolo edificio ma di fatto un quartiere intero, qual è l’ilva».
«E quindi da gennaio 2017 è avviata questa articolata concertazione tra Regione, Sovrintendenza e Demanio x la definizione degli interventi e delle funzioni, e acquisire definitivamente e gratuitamente al patrimonio comunale l’Ilva. Questo iter segue le leggi sul Federalismo culturale (5 maggio 2009 e Dlgs 28/5/2010) che hanno due padri : gli allora ministri Galan e Bossi ( a proposito di scheletro negli armadi)».