AMIATA – «La Giunta Esecutiva dell’Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana, composta dai Comuni di Santa Fiora, Arcidosso, Casteldelpiano, Seggiano, Castell’Azzara, Roccalbegna, Semproniano, ha votato una delibera per avviare una procedura legale contro Poste Italiane, e specificatamente contro l’introduzione del servizio del recapito della corrispondenza a giorni alterni» inizia così il commento del segretario territoriale di Rifondazione, Maurizio Buzzani, all’iniziativa intrapresa dai Comuni amiatini.
«In questo modo – dice Buzzani – l’Unione dei Comuni amiatini compie tre importanti azioni concrete: la difesa dei servizi pubblici e Universali per il rilancio dei nostri territori definiti “marginali”; l’allineamento con il dettame Comunitario e della giurisprudenza italiana in tema di servizi postali; la condivisione del collettivo sentimento su questo importante tema di godimento dei diritti sociali che da anni caratterizza tutto il territorio italiano, da nord a sud. La deliberazione in questione è un passo importante; viaggia in sintonia con la tutela di diritti fondamentali di fronte al prevalere e al sopraggiungere di ideologie economicistiche, che hanno mutato la presenza del servizio pubblico capillare e Universale alla stregua di una merce di scambio, contraendo insopportabilmente i servizi stessi».
«Tutto questo avviene – spiega il segretario – perché i territori stanno assistendo inermi alla trasformazione della struttura postale pubblica in una sorta di emporio a disposizione di chiunque voglia assicurarsi una positiva realizzazione della propria offerta; una sorta di trampolino di lancio, per gruppi finanziari, banche internazionali ecc; questa tendenza economica, che per altro si trova in netta contraddizione con la missione storica di istituti quali appunto Poste e Cassa depositi e prestiti, ha già prodotto fenomeni gravi nella sfera del risparmio postale, come la vendita da parte di Poste per conto di istituti terzi, di titoli tossici e fondi immobiliari fallimentari, al piccolo tradizionale risparmiatore; anche il recapito subisce queste “innovative” scelte economiche, non a caso il “regalo” del passaggio ai giorni alterni, è avvenuto proprio per permettere l’introduzione sul mercato della piattaforma Amazon nella Joint venture con Poste Spa, ovviamente calcolando il massimo del profitto sacrificando il servizio Pubblico».
«Tutto ciò, a parere nostro – chiarisce Buzzani – conferma e mette a nudo una assenza di strategia aziendale e di prospettiva della finanza pubblica, pericolosissima. La presenza interna di soggetti privati concorrenti depotenzia il ruolo aziendale, rendendolo subalterno al sistema bancario, finanziario, ecc. L’assenza di una visione strategica capace di porre al servizio del paese e delle sue innumerevoli emergenze il patrimonio del risparmio pubblico, in una organica visione di sviluppo del territorio, condanna alla decadenza funzionale questo fondamentale apparato infrastrutturale, alla mercé delle scorribande di affaristi e speculatori. Questo è lo scenario. Interessante, ora, è vedere in che modo quei partiti politici netti vincitori delle ultime votazioni, affronteranno seriamente il nodo Postale. I comuni dell’Unione Montana grossetana non sono i primi né gli ultimi nel promuovere una vertenza giuridica contro Poste italiane S.p.a. , per verificare ciò fare una ricerca sul computer digitando Sindaci contro Poste It.”. Il problema quindi è nazionale. Se non affrontato positivamente dai quadri dirigenti dello Stato, è compito dei rappresentanti locali più vicini ai cittadini intervenire come ha fatto l’Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana».
«Un esempio e azione da proseguire ed emulare senz’altro da parte di altre Amministrazioni locali – conclude ils egretario – in particolare, per noi del Partito della Rifondazione Comunista di Grosseto, è un primo obiettivo e una prima parziale soddisfazione, che giunge dopo oltre due anni di studio e di impegno che si sono concretizzati in dossier informativi sul tema postale, in petizioni popolari, in conferenze stampa, in articoli sui quotidiani, in volantinaggi ai cittadini e ai lavoratori e nell’opera di sensibilizzazione di Sindaci e Amministrazioni locali. E’ costruttivo, in vista del lavoro futuro che ci attende, prendere atto che molte Amministrazioni hanno preso in seria considerazione il nostro contributo , in difesa di un servizio essenziale, per i cittadini, per i nostri territori e i poveri lavoratori postali, che versano in condizioni da vera crisi di nervi».