GROSSETO – «“Notevoli quantità di rifiuti abbandonati, presenza di giacigli nella baracca fatiscente in legno, ricettacolo di animali molesti, pericoli di natura igienico-sanitaria, oltre al pericolo di incendio con il conseguente pericolo per la pubblica incolumità, trovandosi il tutto in pieno centro città”. Questa, che potrebbe essere la descrizione di una delle tante aree devastate in giro per il mondo di cui sentiamo alla televisione, in realtà è un estratto della relazione di servizio prodotta dalla Polizia Municipale della nostra città, e descrive un luogo che forse incrociamo ogni giorno: il cantiere del cosiddetto ‘palazzo Boman’, compreso tra via Bonghi e via Manetti, un tempo storica sede dell’autoconcessionaria Falloni, poi della catena ‘Blockbuster’, oggi abbandonato al più totale degrado». Sono queste le parole che aprono la nota firmata da quasi tutti i consiglieri comunali di opposizione a Grosseto. Stiamo parlando dei gruppi consiliari di Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Lista Mascagni e Passione Grosseto.
«Ebbene – continua la nota -, in occasione dell’ultimo Consiglio comunale la maggioranza di centrodestra ha incredibilmente affossato la mozione – presentata dal Capogruppo della Lista Mascagni Sindaco, Carlo De Martis, e accolta da PD, Passione per Grosseto e Movimento 5 Stelle – che avrebbe finalmente impegnato Sindaco e Giunta ad adottare, senza ritardo, ogni necessario intervento per ripristinare e garantire il decoro, l’igiene pubblica e la sicurezza dell’area.
«Era infatti il 16 maggio dello scorso anno quando il Sindaco – “ritenuto che la situazione rappresentata sia di particolare gravità” e che ricorrono “motivi di necessità e di urgenza che rendono improrogabile” l’intervento – emanava un’ordinanza con quale disponeva che il proprietario dell’area provvedesse alla rimessa in pristino. Dopo di che: il nulla, con buona pace dell’urgenza e della gravità. E’ così che il 5 novembre il consigliere De Martis presentava in proposito un’interrogazione e una mozione. Guardacaso, di lì a qualche giorno negli uffici dell’assessorato ‘alla sicurezza’ ci si preoccupava – dopo sette mesi – di vedere che fine avesse fatto la notifica di quell’ordinanza sindacale, e si scopriva che dall’anno prima il destinatario aveva cambiato residenza, e così l’iter doveva ripartire da capo (sic)».
«Sentiamo spesso le forze politiche di maggioranza riempirsi la bocca con parole quali sicurezza e decoro. Peccato che quando dalle parole si debba passare ai fatti preferiscano nascondersi dietro un dito, cercando in ogni modo di coprire quell’assenza di risultati che ormai contraddistingue questa amministrazione ed è sotto gli occhi di tutti. Il tema della sicurezza è serio e complesso, e non esistono ricette facili né soluzioni immediate. Certo non sarà il ripristino dell’area di via Manetti la panacea di ogni male, ma la rigenerazione degli spazi urbani è uno degli strumenti più efficaci per restituire una città ai suoi cittadini. Non potremo mai avere un poliziotto in ogni strada, né una telecamera ad ogni angolo (sempre che sia auspicabile), ma potranno essere adottate politiche per restituire decoro alle aree più degradate e, dove possibile, reinsediare attività economiche».
«In questo senso va anche l’intervento del Movimento 5 Stelle che, durante il Consiglio comunale, attraverso la sua consigliera Francesca Amore ha chiesto procedere ad un censimento multimediale del degrado urbano: una sorta di mappatura georeferenziata degli edifici, dei siti, dei fondi commerciali (pubblici e privati) che ad oggi versano in stato di deperimento o incuria. Un censimento, volendo, da realizzarsi con il supporto della cittadinanza che diventerebbe parte attiva di un processo consapevole e partecipato di rigenerazione futura. Lo stato dei luoghi, così fotografato, potrebbe anche rappresentare l’occasione di un confronto tra le varie parti (proprietari, amministrazione, cittadini interessati) finalizzato al reperimento di informazioni, idee e condivisione dei problemi. La condizione di abbandono ed il degrado di porzioni urbane, ancorché private, è infatti un ‘problema’ che riguarda la cittadinanza nella sua interezza, incidendo sull’immagine della città e sulla qualità della vita di ciascuno di noi».
«Questo sarà il tema della prossima azione consiliare che porteremo avanti, insieme: PD, Lista Mascagni Sindaco, Passione per Grosseto e Movimento 5 Stelle. Perché siamo convinti che il bene della nostra città passi sopra ogni divisione politica. Se un giorno questo lo comprenderanno anche nella maggioranza, sarà sempre troppo tardi».