CINIGIANO – «La lista civica Gente Comune si presenterà alle prossime elezioni», questo l’annuncio del capogruppo Giovanni Barbagli che spiega in una nota il motivo della ricostituzione della lista civica e il motivo per cui, ancora una volta, Gentecomune sceglie di non appoggiare la candidatura del sindaco uscente, Romina Sani.
«Nelle imminenza delle elezioni per il rinnovo del Comune di Cinigiano – spiega il capogruppo – dal 2019 al 2023 e dopo l’autocandidatura a sindaco di Romina Sani con una lista detta civica, ma di fatto politica in quanto sostenuta da un solo partito il Pd, ci sembra opportuno fare alcune considerazioni, abbiamo atteso che si chiarisse il quadro politico generale del comune di Cinigiano Da un punto fermo noi vogliamo partire che non è trattabile con nessuna altro: la nostra è e rimane una lista civica aperta al contributo di tutti ma senza alcuna etichettatura politica. Questo è realismo politico:in un comune di poco più di 2500 abitanti, più che che di confronti dialettici come in contesti nazionali e/o regionali, c’è bisogno di programmi e di idee chiari e realizzabili per la gestione che realizzo lo sviluppo economico e sociale per il bene del comune e dei suoi abitanti. Siamo infatti ad un punto di non ritorno, rischiamo l’estinzione del nostro comune,occorre una politica forte per intervenire sulla tendenza allo spopolamento , al mancato sviluppo economico, sull’assetto strutturale e amministrativo del comune che ad oggi non è ne pesce ne carne».
«Non avendo scelto l’amministrazione in corso se andare avanti con la fusione con altri comune – dice ancora Barbagli – dopo l’uscita della Unione comunale dell’Amiata grosetana o barcamenarsi con le cosiddette gestioni associate e farci gestire da altre amministrazioni. Su questo argomento noi chiediamo di andare verso il referendum dando finalmente la parola alle gente e tener contro della loro opinione. Di fronte a questo quadro di impoverimento progressivo ed inarrestabile del Comune di Cinigiano basta con la politica della candela perchè rischiamo di bruciarci la mano a discapito non della politica ma della popolazione. Fatte queste considerazioni, le dichiarazioni fatte della candidata a Sindaco , Romina Sani, meritano alcune valutazioni. Primo, la scelta di presentarsi con una lista civica: ripetiamo che questa lista è una specie di camuffamento politico bello e buono e secondo, i risultati di questi cinque anni di governo sono caratterizzati dal venire meno ad importanti obiettivi del mandato elettorale per il quale aveva chiesto il voto alle gente».
Questi, secondo Gentecomune, sono i punti principali ai quali il sindaco è venuta meno: «a- Rafforzamento dell’Unione dei comuni – illustra la nota – di fatto con una decisione improvvisa e personale né uscita chiedendo al Consiglio di ratificare la decisione già presa. Guarda caso nel nostro programma avevamo chiesto di ripensare alla adesione alla Unione dei Comuni. b. Geotermia il programma di Romina Sani del 2014 era allineato alle scelte poltiche regionali e solo dopo il forte contrasto della popolazione ha sostenuto il ripensamento adeguandosi ad approfondire il problema con lo studio delle ANI ( area non idonee). Noi invece avevamo chiesto nel nostro programma e nella nostra azione in consiglio regionale di rivedere tutta la partita della geotermia individuando il fabbisogno energetico del nostro comune anche con fnti alternative. c -Sui servizi la contraddizione è ancora più eclatante. Dopo aver approvato tutte le scelte scellerate di ATO sud (Ente gestione della raccolta dei rifiuti ) come previsto dal suo programma elettorale, fine ha deciso quello che abbiamo sempre affermato come gruppo ovvero costituirsi parte civile contro la direzione di Ato sud e rivendicarne il danno provocato al comune e soprattutto agli abitanti con il rincaro delle tariffe».
«Imposizione fiscale – dice ancora Barbagli – da quando siamo in consiglio abbiamo sempre detto che l’imposizione fiscale contrariamente al proposito di rivedere tutto il sistema delle tariffe, di fatto le tariffe del comune sono rimaste tali e quali e cioè far le più alte dei comuni della Regione. Il progetto “ Catena “ che riguarda la possibilità di attrezzare il territorio con la presenza di defibrillatori cardiaci per prevenire gli infarti,faceva parte del nostro programma elettorale e proposto da noi stessi al finanziamento della Banca d’Italia e delle banche del territorio è stato attuato ed il Sindaco Romina Sani lo ha presentato come un risultato proprio senza neppure informarci».
«Potremo continuare – conclude la nota – citando 458 provvedimenti che abbiamo proposto al Consiglio comunale alcuni dei quali sono stai anche approvati ma non realizzati e gli altri respinti senza neppure discuterli.
Dire come opposizione che avevamo ragione non serve, ma non possiamo non sottolineare l’inadeguatezza del sindaco e della sua maggiorane che si sono dimostrati incapaci di dare risposte vere e durature al Comune. Alla luce di queste considerazioni diciamo con chiarezza che siamo disponibili a proseguire la nostra esperienza con persone nuove e capaci, purchè ci sia spazio politico per la nostra lista».