GROSSETO – A chi ha la vis polemica e ama il “duello” verbale, non pare il vero che si creino occasioni in cui potersi cimentare in questa vera e propria arte. Certo, occorre saper argomentare, sostenere il proprio punto di vista senza mai scendere nell’offesa o nell’insulto verso l’interlocutore, ma insomma, quanto è bello, almeno ogni tanto, poter avviare un’animata disquisizione con qualcuno su uno qualsiasi degli argomenti che attraversano la mente umana?
Altra cosa è, invece, il litigio, l’azzuffarsi, fare la voce grossa e finire, magari, a male parole. Succede, quando si perdono le staffe, perché una questione ci “prende” e non ci si riesce a trattenere. Ecco, i maremmani non litigano, oh no! I maremmani leticano! Ed è ben altra cosa! Vuoi mettere una bella leticata rispetto ad una più elegante e politically correct litigata? I maremmani sanno “suonarsele” (come del resto tutti i toscani) di santa ragione con le parole, tanto che quando la leticata diventa particolarmente accesa e forte…si trasforma in una riosta. “Oh, s’è fatto ‘na riosta ieri sera co’ la mi’ moglie, che c’hanno sentito fine ‘n piazza!”
“Oh che avrai da riosta’?”, domanda la moglie al marito, come a dire: ma che avrai da brontolare in modo tanto veemente?
E quando due persone leticano in modo puntiglioso, tanto che nessuno dei due retrocede ma ognuno tiene il punto? I maremmani si mettano a…pittinicchio!
Insomma, vedete un po’ voi, c’è l’imbarazzo della scelta: dalle leticate alle rioste, passando pel pittinicchio!