Torna la rubrica a cura dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Grosseto. Qui trovate tutte le altre puntate: www.ilgiunco.net/tag/infermieri-informa/
È arrivato il freddo, quello vero. Mi perdonerete l’ironia ma adesso saremo subissati di buoni consigli “della nonna” del tipo mettiamoci la sciarpa. Un po’ come quando d’estate ci raccomandano di bere molto. Tutti consigli comunque importanti ma vediamo invece di dare qualche “dritta” un po’ meno inflazionata.
Ricordiamo che Il freddo eccessivo può rappresentare una minaccia per la salute, soprattutto per anziani, bambini e persone malate, difatti le basse temperature possono causare una recrudescenza – un riacutizzarsi – della sintomatologia di malattie croniche, specialmente dell’apparato respiratorio, cardiovascolare e dell’apparato muscolo scheletrico.
Il Microclima. Se viene da sé che tenere accesi i riscaldamenti in casa è quantomeno ovvio, poca attenzione diamo al microclima. Ad esempio un ambiente con aria troppo secca favorisce irritazione delle vie aree che insieme a quanto detto sopra può rappresentare un rischio importante per i cronici. Non abbiamo paura di aprire le finestre ogni tanto per ricambiare il circolo di aria anche se entrerà aria gelida. Meglio che stare ore chiusi in un ambiente non ventilato e secco pur se caldo.
Alcuni valori ottimali di riferimento:
Temperatura 18 ÷ 22°C Umidità relativa 40 ÷ 50% Velocità dell’aria 0,10 ÷ 0,15 m/s
Gli alcolici. Sfatiamo un mito. L’alcol non riscalda! È quindi non solo inutile ma controproducente perché, al contrario, l’alcol favorisce una dispersione del calore. (l’effetto che faccia riscaldare è appunto solo una sensazione immediata ma non corrisponde al vero)
Scarpe antiscivolo. Le persone di una certa età sono molto attente a coprirsi bene ma non altrettanto ad usare calzature idonee ad evitare scivolamenti. Sembrerà banale ma con il ghiaccio le cadute accidentali sono una vera e propria piaga e sono responsabili di problematiche ortopediche negli anziani (in primis la frattura del femore) che rappresentano nel sistema sanitario uno degli eventi più frequenti e disabilitanti con numerose complicanze nella terza età
Occhio alle dita della mano. Una classica conseguenza del freddo repentino è il così detto Gelone. Sono lesioni della cute reversibili, compaiono se la parte esposta è umida o bagnata o c’è vento forte. E’ colpita soprattutto la cute delle dita, che si presenta bianca o giallo‐grigia e può essere presente una sensazione di intorpidimento e prurito delle zone interessate, spesso non si avverte dolore ma, nei casi più gravi, le zone colpite possono gonfiarsi, arrossarsi e coprirsi di vescicole. E’ opportuno consultare il proprio medico curante
Farmaci che non aiutano il freddo. Alcuni farmaci possono interferire con il nostro naturale meccanismo regolatore che ci aiuta a contrastare il freddo . Occhio quindi se assumete farmaci per trattare l’ipotiroidismo, i sedativi o gli ipnotici, alcuni farmaci anti ipertensivi, quelli anti epilettici o neurolettici: potreste avere minora capacità fisiologica di reagire alle basse temperature. In questi casi potrebbe essere utile consultarsi con il proprio medico.
Traffico e inquinamento. Sapevi che il freddo potenzia l’effetto nocivo dell’inquinamento atmosferico? Se hai problemi respiratori quindi è meglio evitare città e zone particolarmente trafficate ed inquinate quando è molto freddo
Fonte: Ministero della Salute