GROSSETO – “Botto di Capodanno anticipato dello sconosciuto segretario provinciale del Pd Ariganello che dopo un lunghissimo periodo di letargia, in cui di lui si erano perse le tracce, si rende artefice di una grande operazione chiarezza: il Pd è contro le imprese grossetane”.
Lo scrive il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, in risposta ad Ariganello.
“Le parole pronunciate da Giosuè Ariganello sono, infatti, di una gravità sconcertante – afferma – Nel suo delirio di fine anno, un personaggio che non ha mai brillato per strategia politica né per idee illuminanti, esce dal buio pesto in cui si era relegato per esternare pensieri infondati e di un’offensività devastante. Ariganello, infatti, non solo dà dei collusi agli amministratori locali, ma si spinge oltre giudicando gli imprenditori locali alla stregua di veri e propri mafiosi”.
“Nel diffamare un’intera categoria di onesti lavoratori, però, ad Ariganello va riconosciuto il merito di squarciare il velo di ipocrisia che fino ad oggi ha coperto l’operato del Partito Democratico che, ancora una volta, predica bene e razzola male – aggiunge Vivarelli Colonna – È chiaro che il Pd – che ha scritto un codice degli appalti che ha di fatto ingessato un intero settore produttivo di questo Paese – negli ultimi mesi ha finto un dialogo con le associazioni di categoria e ha lavorato ad una legge regionale in materia che oggi si scopre essere quindi il paravento del nulla. Gli esponenti locali del Pd, quindi, non lavoravano per difendere gli interessi degli operatori del settore ma solo per dedicarsi a personalistiche sfilate sotto ai riflettori in vista forse di qualche corsa elettorale”.
“Il Pd oggi, per bocca di Ariganello, di fatto rinnega tutto il percorso portato avanti con le associazioni di categoria, tacciate di essere una conventicola di corruttori dediti al malaffare – insiste il sindaco – Sarebbe interessante chiedere a Cna, Confartigianato ed Ance cosa pensino delle offese del piccolo esponente locale di quello che resta del Partito Democratico. Ricordo ancora gli elogi delle associazioni in merito al comportamento del Comune per gli affidamenti sotto soglia comunitaria fino a 40mila euro: ebbene, ora che la soglia è stata innalzata a 150mila la situazione è migliorata. Ed è migliorata grazie ad una lotta condotta anche il Comune di Grosseto in varie sedi e a vari livelli. E di questo vado orgoglioso”.
“La conclusione è semplice e quantomai limpida conclude Vivarelli Colonna – il Pd ha voluto il codice degli appalti nel 2016, il Pd è contrario a favorire le aziende locali ed il territorio, il Pd non vuole che gli affidamenti favoriscano l’occupazione a Grosseto. È bene che gli associati delle associazioni, le imprese, i cittadini lo sappiano. Perché Ariganello più chiaro di così al riguardo non sarebbe potuto essere.
Augurandogli buon anno – magari lontano dalla politica, visto che non sa nemmeno cosa sia – lo ringrazio di tanta ingenuità”.