GROSSETO – La seconda sconfitta in campionato, prima tra le mura amiche dello Zecchini, è arrivata proprio nel momento più sbagliato. Sbagliato perché non perdere avrebbe regalato quella giusta tranquillità ai giocatori e alla società in vista del girone di ritorno. Sbagliato anche perché adesso il Fucecchio è a sole due lunghezze e, arrivando da dietro si sa, psicologicamente è in una situazione di favore. La sconfitta con la Cuiopelli, anche per come è maturata, accende un primo segnale d’allarme rispetto alle altre sconfitte (a Fucecchio e in Coppa contro il Montignoso), sia perché è la prima in cui il Grosseto ha giocato davvero male, sia perché la squadra ha dimostrato di non riuscire a cambiare volto alla partita in corsa.
Pollice in su
✔ Il vantaggio di 2 punti sul Fucecchio rimane ancora uno scoglio, se pur minimo, al quale aggrapparsi per ripartire nel girone di ritorno. Due punti sono pochi, è vero, ma il Grifone avrà ora tre partite abbordabilissime (Ponte Buggianese, Vorno, Castelnuovo) per aumentare di nuovo il vantaggio.
✔ Nonostante la giornata nera le prestazioni di Gorelli e Pierangioli sono state tra i pochi punti da salvare. Il primo ha retto in maniera egregia la difesa, il secondo è stato uno dei pochi a buttare in campo vivacità, dribbling e movimento.
✔ La pausa natalizia porterà al Grosseto il dono più grande: la possibilità di ritrovare contro il Ponte Buggianese l’infortunato Saverio Camilli, che fin qua è mancato alla squadra per trovare soluzioni offensive nei momenti di buio totale.
Pollice in giù
✔ Al di là della prestazione insufficiente di tutta la squadra, il pollice in giù questa settimana è in primis per il centrocampo biancorosso. Il reparto più forte della rosa biancorossa che fin qua ha tolto le castagne dal fuoco, contro la Cuiopelli si è dimostrato spento e mai pericoloso.
✔ Questa volta mister Miano non è riuscito a cambiare faccia al Grifone a partita in corso. E proprio questo rappresenta uno dei pochi limiti di un mister che fin qua sta facendo molto bene.
✔ Il contributo degli attaccanti fin qua continua a non soddisfare e a non bastare: 10 reti in 15 partite (5 Andreotti, 4 Molinari, 1 Boccardi) sono un magro bottino per l’attacco biancorosso. Meglio ha fatto il centrocampo con 12 reti (7 Cretella, 4 Zagaglioni, 2 Luci), senza contare le 4 reti di Pierangioli.