SORANO – «Valorizzare i piccoli musei come tutti i luoghi e le testimonianze culturali significa non solo narrare le radici di territori spesso periferici e le loro storie, ma anche determinare ricadute economiche delle quali c’è assolutamente bisogno» lo afferma Pierandrea Vanni, vicesindaco di Sorano e responsabile delle politiche culturali di Anci toscana.
«Puntare come si sta facendo sugli ecosistemi culturali significa mettere in campo un’opportunità importante che, assieme a molte altre, può aiutare le zone interne a non arrendersi allo spopolamento e alla mancanza di lavori». Così Pierandrea Vanni, ha introdotto a Firenze nella sala del Pegaso del Palazzo Strozzi-Sacrati, l’incontro-confronto promosso da Regione, Anci e Federculture sul tema “Ecosistemi culturali. Al via la progettazione culturale integrata: testimonianze e spunti”.
L’incontro, concluso dall’assessore regionale alla cultura e vice presidente della giunta Monica Barni, ha offerto l’occasione anche per presentare il progetto Racine, inserito nell’ambito del terzo avviso del programma Interreg Transfrontaliero Italia Francia Marittimo. Il progetto, di cui è capofila Anci toscana, coinvolge otto comuni con i relativi luoghi di cultura. Due sono i comuni in provincia di Grosseto: Scarlino, con il Museo del Portus Scabris e Sorano con la necropoli etrusca di Sovana. Fra l’altro il progetto attiverà interventi per il miglioramento dell’accessibilità fisica, sensoriale, cognitiva e digitale dei musei-luoghi della cultura e del patrimonio culturale che conservano.